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Ginevra Taddeucci, è un tris d’argento: la toscana stupisce ancora

Ginevra Taddeucci

La 28enne va a medaglia anche nella 3 km sprint knock out: «Ho iniziato per gioco, ora mi diverto». Medaglia di ‘legno’ per Paltrinieri


SINGAPORE – Ginevra Taddeucci firma la terza gara consecutiva ai Mondiali di Sentosa, conquistando l’argento nell’inedita 3 km sprint knock out. La 28enne fiorentina, già bronzo olimpico nella Senna, sorprende ancora per resistenza, mentalità e razionalità risolvendo la una gara con un colpo di genio nel finale. Le atlete nelle retrovie si marcano a vicenda, l’azzurra legge perfettamente la situazione ed esce dalla sinistra come una palla di cannone bruciando tutte tranne la vincitrice Kajimoto, che aveva anticipato lo scatto dall’altra parte del campo gara.

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«Neanche io avrei immaginato di valere il podio – ammette Taddeucci, prima italiana a conquistare tre medaglie individuali in un’edizione iridata – Ero rassegnata al 5° posto, davanti si sono picchiate, ho visto il buco, ne ho approfittato e poi la gara si é trasformata in un 50 stile libero. Paradossalmente mi sentivo peggio nei primi 1500. Il mio allenatore Pistelli mi diceva che ero veloce negli allenamenti, che quasi pensavo avessi perso la soglia. Invece è andato tutto alla grande».

Felicemente stordito anche il suo impassibile tecnico Giovanni Pistelli che spiega come «la medaglia era inimmaginabile. Non era la gara di Ginevra, ma i dati che avevamo dal collegiale dimostravano una maggiore attitudine alla velocità. Ginevra è in un momento di forma eccellente. Brava ed intelligente. La prima boa era decisiva e lei è uscita bene al quarto posto. Poi in fondo ha compiuto una magia, ha avuto la lucidità per staccarsi dalla ressa, a un certo punto sembrava andasse al doppio della velocità degli altri».

Un primo step verso una carriera da fondista per Antonietta Cesarano. La ventiduenne napoletana, allenata a Caserta da Andrea Sabino e gemella di Noemi, chiude il primo Mondiale in semifinale dopo il buon quinto posto europeo. «Ho avuto l’opportunità di allenarmi con la Taddeucci che è un treno – racconta l’atleta tesserata per Fiamme Oro e Time Limit – Faccio fatica nelle boe. Sono ancora acerba tatticamente ma contenta di questa esperienza, senza nascondere che speravo di entrare in finale. Mi piace quest’ambiente e voglio continuare a migliorare».

Nella gara maschile domina lo straripante tedesco Wellbrock che piazza la tripletta d’oro vincendo, dopo la 5 e la 10 chilometri, in 5’46“0. E’ stata una finale diversa rispetto a quella femminile con Gregorio Paltrinieri intrappolato dopo la partenza ed in grado di scalare posizioni fino al quarto posto in 5’58“9.

«È stata una gara dura, quella che meno si addice alle mie caratteristiche – spiega Paltrinieri – Se ci fossero 500 metri senza boe potrei anche essere più competitivo, con tre boe diventa difficile recuperare chi parte meglio perché è un continuo stop and go. Wellbrock e Betlehem hanno sfruttato partenza e subacquea, nessuno è riusciti ad avvicinarli. Io ho provato ad assumere una posizione laterale per non prendere botte, ma comunque non sono riuscito a risalire abbastanza dall’ottavo posto della prima boa. Certo, sarebbe stato meglio nuotare la staffetta. Saremmo tutti meno affaticati, ma ce la giocheremo alla grande. Prevedo 5 squadre per 3 posti: Germania, Australia, Ungheria e Francia oltre noi, che siamo i vicecampioni in carica».

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