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Privacy, si dimette il segretario Fanizza: “Voleva spiare i dipendenti”

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Fanizza era stato nominato Segretario Generale il 29 luglio 2025. “Report” rende nota una sua richiesta al dirigente del dipartimento informatico


«Il Segretario Generale del Garante per la protezione dei dati personali, cons. Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni. Il Collegio del Garante, nel prenderne atto, ringrazia il Segretario Generale per il lavoro svolto». Lo comunica una nota dell’Autorità. Fanizza, secondo “Report” avrebbe chiesto di accedere alla mailbox dei dipendenti, a caccia della “talpa” che ha passato le notizie alla trasmissione. “Poche ore fa è stato reso noto all’interno dell’Autorità un documento riservato in cui il segreterio generale chiedeva al dirigente del dipartimento informatico di provvedere urgentemente all’estrazione della posta elettronica, degli accessi vpn, degli accessi alle cartelle condivise, degli spazi di rete condivisi, dei sistemi documentali, dei sistemi di sicurezza”.

“La richiesta di Fanizza di spiare i lavoratori dell’Autorità risale al 4 novembre, due giorni dopo la prima puntata dell’inchiesta di ‘Report’ – si legge ancora nel post – Secondo quanto riferito da fonti interne, oggi il dirigente del dipartimento per la sicurezza informatica ha informato i dipendenti e denunciato l’illegittimità di questa richiesta. I lavoratori del Garante della Privacy hanno chiesto le dimissioni dell’intero Collegio”.

Da parte loro, i membri dell’Authority si sono dichiarati estranei alla richiesta di Fanizza.

L’incarico e il profilo

Fanizza era stato nominato Segretario Generale il 29 luglio 2025 e avrebbe dovuto restare in carica fino al 2027. Nato a Bari nel 1973, è magistrato amministrativo e dottore di ricerca in diritto pubblico dell’economia. Per molti anni ha svolto incarichi di docenza all’Università di Bari ed è stato magistrato presso il Tar del Lazio.

Le attività accademiche e la nomina

Oltre all’esperienza istituzionale, Fanizza ha svolto una lunga attività formativa ed è autore di numerose pubblicazioni nel settore del diritto pubblico e amministrativo. La sua nomina nel luglio scorso era stata decisa all’unanimità dal Collegio dell’Autorità, composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza.

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