Home / Italia / Tensioni sui cantieri della Tav, bloccata l’autostrada

Tensioni sui cantieri della Tav, bloccata l’autostrada

Tensioni in Val di Susa dove alcune centinaia di militanti No Tav hanno inscenato una protesta presso i cantieri lanciando pietre e bombe carta contro le forze dell’ordine, bloccata l’autostrada.


L’autostrada Torino-Bardonecchia è rimasta chiusa per diverse ore all’altezza del cantiere dell’autoporto di San Didero dopo che i manifestanti No Tav, alcune centinaia, l’hanno occupata dando fuoco ad alcune masserizie.

La protesta è rimasta tesa con un continuo lancio di pietre e bombe carta all’indirizzo delle forze dell’ordine poste a protezione del cantiere.  Dopo l’assalto al cantiere dell’autoporto di San Didero, la protesta No Tav ha preso di mira il cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa. I manifestanti hanno lanciato bombe carta e pietre contro le forze dell’ordine poste a protezione anche di questo secondo cantiere. 

Le forze dell’ordine, secondo quanto si apprende, hanno risposto con l’utilizzo degli idranti. Al cantiere dell’autoporto di San Didero i No Tav erano circa quattrocento. Altrettanti erano quelli che, dopo aver percorso i sentieri di Giaglione, sono quasi arrivati al cantiere di Chiomonte. La marcia contro i cantieri della devastazione, come li definiscono i no tav, partita da Venaus, intanto, è proseguita per le vie di Susa.

“Nessuna tolleranza per i violenti. Massimo sostegno alle forze dell’ordine”, scrive sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini “Lunedì sarò in zona e porterò la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa – aggiunge il leader della Lega -. Ho scritto anche all’amico ministro Matteo Piantedosi. Siamo determinati affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere”. 

“Quanto accaduto oggi in Val di Susa, durante la manifestazione legata al cosiddetto ‘Festival dell’Alta Felicità’, è semplicemente vergognoso. Dietro la facciata di un evento ‘culturale’ si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il Decreto Sicurezza. Oggi, di fronte all’ennesimo attacco premeditato e gratuito, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma assolutamente necessarie. Abbiamo bisogno di strumenti chiari e rigorosi per difendere la legalità e la sicurezza dei cittadini”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

“Gruppi travisati, violenti, perfettamente coordinati, hanno sfondato recinzioni, incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’Ordine. Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana – ha continuato -. È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza. Piena, incondizionata solidarietà alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine. Anche oggi, con coraggio e grande senso del dovere, hanno contenuto una situazione che avrebbe potuto degenerare ulteriormente. A loro va non solo il nostro sostegno, ma la gratitudine dell’intero Paese”.
“Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili di questi atti ignobili e confido che verranno assicurati alla giustizia”, ha concluso il titolare del Viminale.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *