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Coventry all’Onu “Le Olimpiadi e lo sport hanno il potere di unire”

di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Credo che i Giochi Olimpici abbiano un potere molto più grande di quanto possiamo immaginare, perché lì vediamo il meglio dell’umanità: atleti che si riuniscono, competono gli uni contro gli altri e vivono in pace. Ed è il modo migliore per mostrare ciò che dovremmo essere come esseri umani e come dovremmo trattarci a vicenda”. Così, all’agenzia Italpress, la presidente del Cio, Kirsty Coventry, impegnata alle Nazioni Unite per la serata dedicata alla “Olympic Truce”, la tradizionale tregua olimpica che ogni due anni richiama gli Stati membri dell’Onu a scegliere il dialogo al posto del conflitto in occasione dei Giochi.

L’evento, ospitato dalla Missione Permanente d’Italia in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Comitato Olimpico Internazionale, ha riunito diplomatici, atleti olimpici e paralimpici, rappresentanti Onu e figure istituzionali impegnate a promuovere il valore dello sport come strumento di pace. “Lo sport può davvero compiere molti miracoli nel mondo – ha aggiunto Kirsty Coventry -, ma al 100% credo fermamente che lo sport abbia un potere incredibile quando si tratta di unire non solo i Paesi, ma anche persone e comunità provenienti da esperienze di vita molto diverse”. 

MALAGO’ “DOVERE DI SOSTENERE LA FORZA DELLO SPORT”

“Noi non abbiamo la presunzione di contare di più della diplomazia e delle sue dinamiche, soprattutto quando si muovono governi, organizzazioni, istituzioni, però abbiamo il dovere di sostenere la forza che ha lo sport e che oramai viene riconosciuta con il Comitato Olimpico Internazionale, qui impreziosito dalla numero 1 del Cio, Kirsty Coventry”. Così il presidente della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò. “Quello dello sport è un messaggio universale, che coinvolge tutti i 206 comitati olimpici nel mondo – aggiunge Malagò -. Noi dobbiamo giocarci questa carta, sostenere questo tipo di valori, la tregua olimpica non è una cosa inventata oggi, è alle radici del progetto dei Giochi, già dei tempi dell’antica Grecia e noi non raccogliamo altro che quel testimone, quell’eredità che non è solo di chi organizza i Giochi. La pace è alla base della nostra carta olimpica”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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