Era l’anno 1891. Papa Leone XIII promulgò la “Rerum Novarum”, Thomas Edison brevettò il fonografo, il Primo Maggio fu proclamato festa dei lavoratori, il professor James Naismith inventò la pallacanestro, Pyotr Tchaikovsy inaugurò con la sua ”Marche Solennelle” la Carnegie Hall a New York, Joseph Health, nella partita inglese Wolverhampton Wanderers-Accrington Stanley tirò e segnò il primo calcio di rigore ufficialmente regolato, nacque Antonio Gramsci (i “Quaderni dal carcere”) e morì Herman Melville (“Moby Dick”, quello che comincia “Chiamatemi Ismaele”), Sherlock Holmes visse (letterariamente) la sua prima avventura in “Uno scandalo in Boemia”. E il tedesco Oskar Uhlig divenne il primo campione europeo nella storia dello sport continentale.
Fu infatti ad Amburgo che il 23 e 24 gennaio di quell’anno (erano un venerdì e un sabato) si svolsero i primi campionati europei con questo titolo: erano dedicati a uno sport di nicchia, quello che oggi si chiama pattinaggio di figura. Gli sport già praticati all’epoca videro l’organizzazione di un simile evento in date successive: il pattinaggio di velocità nel 1893 a Berlino (vinse lo svedese Rudolf Ericson: un primo abbozzo non ufficiale era disputato contemporaneamente al pattinaggio di figura ad Amburgo ed aveva fatto registrare nell’all around il successo del norvegese Adolf Norseng che, avendo vinto la gara sul miglio e piazzatosi secondo in quella sul terzo di miglio e terzo nelle tre miglia, aveva accumulato il miglior punteggio generale), il canottaggio nello stesso anno sul Lago d’Orta (tre gare che laurearono campioni il belga Edouard Lescrauwet nel singolo, la Svizzera nel Quattro Con e la Francia nell’Otto, con gli italiani che furono d’argento in tutte le tre competizioni, il sollevamento pesi nel 1896 a Rotterdam (oro al tedesco Hans Beck, che era abituato a vincere gare del folklore nella sua Monaco di Baviera: il sollevamento di barili, e forse anche botti, di birra), la lotta nel 1898 a Vienna (titolo alla Russia), l’hockey su ghiaccio nel 1910 sul lago ghiacciato di Montreux (fu il primo campionato continentale per sport di squadra: successo della Gran Bretagna), il nuoto, comprendendo i tuffi, nel 1926 a Budapest, l’atletica leggera nel 1934 a Torino per non citarne che alcuni dei pionieristici.
Quella di Amburgo fu un’edizione monogara: parteciparono in sette, cinque tedeschi e due austriaci; oltre alla vittoria di Oskar Uhlig, i sudditi di Guglielmo II, l’ultimo imperatore di Germania, conquistarono il secondo posto con Anon Schmitson e il terzo con Franz Zilly, lasciando le posizioni intermedie di quarto e quinto a due austriaci, Josef Nowy e Willi Dientsl, mentre chiusero la graduatoria gli altri due tedeschi, Fritz Ahrendt e Wilhelm Schulze.
Esistono oggi campionati europei, anche scaglionati per età, tipo Under23, Under21 e con ulteriori limiti, praticamente in quasi tutte le discipline, sia individuali che di squadra. Ma non esistono, se non per eventi particolari e per sport particolari, rappresentative continentali, a meno che non si tratti di rari eventi particolari (qualche “Europa contro il Resto del Mondo o, più snobisticamente, Inghilterra contro il Resto d’Europa, come s’è visto talvolta nel calcio).
Però una squadra europea, espressamente indicata come tale, c’è. E partecipa ad uno degli eventi sportivi più famosi, ricchi e televisti del mondo: la Ryder Cup di golf, che fu disputata per la prima volta nel 1927 e per la 44esima nel 2023, la prossima è in programma dal 25 al 28 settembre al Bethpage Black Course a Farmingdale, sull’isola di Long Island che sta di fronte a New York City ed alla Connecticut.
La prima edizione, invece, si svolse sul campo del Worcester Country Club, nel Massachusetts. Il nome all’evento e il trofeo per i vincitori li dette Samuel Ryder, un mercante britannico di spezie e semenze appassionato di golf che immaginò, sulla scia della Coppa America di vela e della Coppa Davis di tennis, un incontro sportivo fra gli Stati Uniti e, all’inizio, la Gran Bretagna. Al golf era arrivato per ragioni di salute: gli era stata consigliata vita all’aria aperta. Il trofeo era d’oro e valeva 100 ghinee. La squadra britannica fu allargata all’Irlanda e, soltanto dal 1973, a giocatori dell’Irlanda e, dal 1979, a quelli dell’Europa Continentale.
Nel periodo riservato al Regno Unito il predominio americano fu pressoché totale con 15 vittorie contro le 3 britanniche; la “discesa in campo” degli europei ha segnato un rovesciamento dello score: dal 1979 all’edizione del 2023, che si è svolta sui campi del golf club Marco Simone a Roma, l’Europa ha ottenuto 12 successi contro i 9 degli Stati Uniti ed un pareggio.
L’alternanza delle sedi fra America ed Europa è stata sempre rispettata: il Vecchio Continente ha privilegiato i golf club britannici fino al 1997 quando, in onore del formidabile spagnolo Severiano Ballesteros, la Ryder Cup venne disputata a casa sua, a Valderrama; fuori dalla Gran Bretagna l’evento è stato organizzato in Francia nel 2018, a Saint-Quentin-en-Yvelines e, appunto, nel 2023 al romano Marco Simone. Lo sfasamento fra anni dispari e pari è dovuto al rinvio di un anno dell’edizione 2001 per l’attentato dell’11 settembre ed a quello del 2020 in seguito al Covid.