TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Un’impresa incredibile, una prestazione da applausi. La prima medaglia d’oro ai Mondiali di atletica di Tokyo, in Giappone, porta la firma di Mattia Furlani, nel salto in lungo. Gara da incorniciare per l’azzurro delle Fiamme Oro che al quinto tentativo ha fatto registrare la misura di 8.39. Inutili poi i tentativi di rimonta da parte degli avversari: il giamaicano Tajay Gayle (8.34) ha conquistato l’argento; bronzo per il cinese Yuhao Shi (8.33). “Non so se è reale, finché non sento l’inno non ci credo“, ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport Furlani, 20enne, nato a Marino. “E’ una medaglia che pesa, stasera è successo qualcosa di magico. Abbiamo gestito la gara in maniera perfetta, ci abbiamo creduto fino all’ultimo salto e abbiamo aggiustato la tecnica salto dopo salto. Devo ringraziare mia mamma in primis, ha fatto un lavoro memorabile. È stato un anno fantastico, di grande crescita”, ha aggiunto l’azzurro.
Si chiude una stagione incredibile nella quale Furlani ha vinto l’oro anche ai Mondiali indoor di Nanchino: “Abbiamo lavorato tantissimo – ha aggiunto -, ho avuto l’onore e la fortuna di avere con me un team fantastico. Sono riuscito a ripagarli. Ringrazio tutti, abbiamo gestito un anno bellissimo ma allo stesso tempo complicato. È stata una stagione che abbiamo pianificato per bene e il risultato è arrivato. È solo l’inizio per me, dobbiamo lavorare ancora sul salto, ma raggiungere questi risultati è davvero fantastico”.
Giornata positiva anche per il salto triplo: nelle qualificazioni Andy Diaz – bronzo a Parigi 2024 – e Andrea Dallavalle hanno strappato il pass per la finale, rispettivamente con le misure di 16.94 e 17.08. Di contro Dalia Kaddari e Vittoria Fontana sono state eliminate nelle batterie 200 metri donne. Stessa sorte per Filippo Tortu e Fausto Desalu nei 200 maschili. “Non avrei dovuto farla – ha dichiarato Tortu ai microfoni di Rai Sport -, ma ci ho voluto provare con tutto me stesso. Ho fatto una bella curva, poi ho iniziato sentire la gamba destra irrigdirsi, ho avuto un po’ di difficoltà. Staffetta 4×100? Come sempre ho dato la mia piena disponibilità”.
Tre azzurre, quindi, sono state eliminate nelle semifinali dei 400 donne a ostacoli. Nella prima prova Rebecca Sartori ha chiuso in ottava posizione (55.34); a ruota quarta piazza per Ayomide Folorunso (54.37); quinta infine nell’ultima semifinale Alice Muraro (54.50). La statunitense Katie Moon è campionessa del mondo nel salto con l’asta donne, grazie alla misura di 4.90. Medaglia d’argento per la connazionale Sandi Morris (4.85), bronzo per la slovena Tina Sutej (4.80). Eliminata invece Roberta Bruni: l’azzurra al secondo tentativo è riuscita a saltare i 4.45; poi tre errori a 4.65 ne hanno sancito l’eliminazione. Settimo Federico Riva nei 1500: l’atleta delle Fiamme Gialle ha chiuso col tempo di 3:35.33. A vincere l’oro il portoghese Isaac Nader, col tempo di 3:34.10. Argento per il britannico Jake Wightman (3:34.12), bronzo per il keniota Reynold Cheruiyot 3:34.25. Faith Cherotich è infine la campionessa del mondo dei 3.000 siepi donne. Secondo posto per Winfred Yavi; terza piazza per Sembo Almayew.
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