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Cobolli, Sinner, Sonego: è storia. A Wimbledon tre italiani agli ottavi

Da sinistra: Lorenzo Sonego, Jannik Sinner e Flavio Cobolli

È il sabato dei record agli Championships. Tutti in campo domenica: Sinner-Dimitrov, Cobolli-Cilic e Sonego contro Shelton

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I tifosi Torino FC ieri si sono trasferiti sul campo 14 dell’Aeltc di Church road, SW London, bandiere granata, parrucche bordeaux, tricolori mescolati con maglie e sciarpe del Torino calcio. Qui nel primo pomeriggio del day 6 degli Championships è sceso in campo Lorenzo Sonego, uno che il Torino ce l’ha nel cuore, e con il cuore e tanto coraggio ha vinto una partita pazzesca che gli apre le porte della seconda settimana dello Slam sull’erba.

Sonego (n. 47) ha impiegato cinque set, quattro tie break e 5 ore e 4 minuti per battere il n. 34 del mondo, lo statunitense Brandon Nakashima (6-7/7-6/7-6/3-6/7-6 con il match tiebreak finito 10-3). È stata la partita più bella di tutta la giornata. Il campo 14 è un campo ground, dove l’accesso è garantito a tutti (quelli che trovano posto) ma si trova esattamente sotto la terrazza dove sono posizionate le postazioni tv e sotto la terrazza del bar della tribuna stampa.

Nonostante il rigoroso codice del Club di tennis più esclusivo del mondo, si sono viste persone arrampicate sulla panchine di legno, altre a sbriciare dietro i teloni mentre i duemila e poco più che avevano uno strapuntino a bordo campo se lo sono tenuto stretto per oltre cinque ore. Anche le terrazze erano affollate per non perdere neppure un quindici di una partita dove i risultato dice molto e le statistiche altrettanto: Sonego ha realizzato 16 aces, 75 vincenti, ha vinto il 71% dei punti con la prima e il 67% con la seconda.

Senza i numeri, usando le parole di Vincenzo Santopadre che da qualche mese si è aggiunto al team di Sonego, “è stata una partita con tanto cuore e ancora più coraggio”. Che poi sono da sempre la cifra di Lorenzo, giocatore amato perché sai che dà sempre il massimo. “Ho dato tutto quello che avevo, sono stato aggressivo, molto, soprattutto nei momenti che contano”.

Quando ha dovuto recuperare varie palle break e quando è stato breakkato. Anche nel quinto set, sul 4 pari, 5-4 Nakashima. “Mi è spiaciuto molto perdere quel game ma sono stato bravo a reagire immediatamente. La verità è che avevo capito di avere più energia di lui”. L’americano ha realizzato 195 punti mentre Sonego si è fermato a 192. Eppure ha vinto.    

È il sabato dei record agli Championships. E avrebbero potuti essere ancora di più se Elisabetta Cocciaretto non avesse perso al match tie-break del terzo set (6-4/6-7/7-6 con punteggio di 10-7) la sfida con la svizzera Belinda Bencic.

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È la prima volta nella storia di Wimbledon che tre italiani arrivano agli ottavi. Jannik Sinner prosegue la sua marcia verso gli ottavi di finale insieme con Flavio Cobolli che ieri ha battuto in tre set la testa di serie numero 15 Mensik (6-3/6-4/6-2) e Lorenzo Sonego vittorioso dopo cinque set su Brandon Nakashima. Sonego è il primo ad essere felice per essere parte di questo record. “Mi piace essere parte di questa storia e di questa realtà. Oggi ho visto Flavio dopo la sua bellissima partita. E durante il mio match ho alzato gli occhi e ho visto Jannik che mi guardava: questo mi ha dato tanta forza”. Sinner è stato quasi venti minuti sulla terrazza media per guardare il match del suo compagno di doppio.

Flavio Cobolli
Flavio Cobolli

Sinner arriva agli ottavi liquidando Martinez in tre set (6-1/6-3/6-1) avendo perso in tre partite appena 17 game. Il record era di Federer che un anno ne aveva lasciati 19.  Partite decisamente poche impegnative rispetto ad esempio ad Alcaraz che invece ha “perso” 46 game. E’ bene o male arrivare alla seconda settimana dello slam con così scarso allenamento alle insidie di un match da giocare punto su punto? Sinner ha liquidato la faccenda così: “Non mi sono posto il problema, giocare meno game è secondo me un vantaggio in vista di quando dovrai giocarne di più”. 

E a chi insiste sui quei famigerati tre match ball al Roland Garros che valevano la Coppa dei Moschettieri, se e come possono condizionare i prossimi appuntamenti (ad esempio un nuova finale qui a Wimbledon dopo poco più di un mese), Sinner risponde così: “Non so prevedere il futuro. Io so che mi sono allenato e sono a posto fisicamente e mentalmente”.  

Quella di Cobolli è stata la partita perfetta: “Ho fatto le cose giuste al momento giusto, sono stato aggressivo e concentrato”. È la sua “vittoria più bella”  perché “è un sogno che si avvera e sento anche l’emozione di entrare nella storia di questo grande torneo”. È la prima volta che Cobolli raggiunge gli ottavi di uno slam e per lui è solo la seconda apparizione a Church road. Due anni fa odiava l’erba e ora è come il cortile di casa. Torneranno tutti in campo domani. Sinner contro Dimitrov, Cobolli contro Cilic e Sonego contro Shelton.

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