Nuove verifiche sugli oggetti che Chiara Poggi indossava il giorno dell’omicidio a Garlasco. Il consulente della famiglia annuncia accertamenti su catenina, ciondoli e orecchini
Nuovi accertamenti sugli oggetti che Chiara Poggi indossava il giorno dell’omicidio, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia. A parlarne è il criminologo Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi, che ha annunciato l’avvio di ulteriori analisi su alcuni accessori personali della giovane.
Redaelli lo ha spiegato nel corso della trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4.
“Recentemente ho svolto delle indagini sugli oggetti che Chiara indossava il giorno in cui è stata assassinata”, ha affermato, precisando che si tratta di attività investigative condotte nell’ambito del lavoro di consulenza per la famiglia.
Secondo il criminologo, quegli oggetti sarebbero stati conservati nel tempo con particolare attenzione, insieme a tutto ciò che era legato alla giornata del delitto.
Gli accessori degli accertamenti
Le verifiche riguardano in particolare alcuni accessori che, secondo Redaelli, non sarebbero mai stati analizzati in modo approfondito. Tra questi la catenina, il dente di squalo, un ciondolo e gli orecchini che Chiara Poggi indossava al momento dell’omicidio.
“Alcuni di questi oggetti non sono stati analizzati e oggi per noi diventano rilevanti”, ha spiegato il consulente, sottolineando che le attività in corso verranno utilizzate “nel momento ritenuto opportuno”.
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Redaelli non ha fornito ulteriori dettagli sulle modalità tecniche delle verifiche né sui tempi di eventuali sviluppi, limitandosi a ribadire che si tratta di accertamenti ancora in corso. Le analisi, ha precisato, rientrano nel lavoro investigativo che la consulenza della famiglia Poggi continua a portare avanti a distanza di anni dal delitto.
