Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso nella notte due uomini incappucciati, indaga la Digos. Imbrattata con vernice nera anche la targa dedicata al piccolo Michael Stefano Gaj Tachè. Gualtieri: “Gesto infame”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun per esprimergli vicinanza e solidarietà dopo i vandalismi alla sinagoga di via Giuseppe Pianese a Monteverde, Roma.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso nella notte due uomini incappucciati, poi sono apparse le scritte ‘Monteverde antisionista e antifascista’ e ‘Palestina Libera’ sui muri. Imbrattata con vernice nera anche la targa dedicata a Michael Stefano Gaj Tachè, vittima a due anni del terrorismo palestinese, ucciso in un attentato il 9 ottobre 1982.

«Questo episodio si inserisce in un clima sempre più intimidatorio» ha detto Fadlun, citando anche l’attacco alla sede della Stampa di Torino.
«L’antisemitismo è diventato uno strumento di contestazione politica tra i più abietti. Colpire una sinagoga significa ferire profondamente la comunità ebraica e negarle il diritto di ritrovarsi, pregare e vivere una vita normale. Confidiamo nelle forze dell’ordine e chiediamo un intervento deciso del Governo per fermare questa spirale d’odio».
La Digos sta esaminando i video di sorveglianza per identificare i responsabili. Netta la reazione del sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Le scritte comparse nella notte al tempio Beth Michael a Monteverde sono un gesto infame che ferisce la Comunità Ebraica e offende l’intera città. Naturalmente ho già chiesto all’Ufficio Decoro di Roma Capitale di ripulire tutto al più presto, ma voglio esprimere la mia solidarietà alla Comunità Ebraica romana, che sa di poter contare sul sostegno convinto delle istituzioni, del Campidoglio e di tutti i Municipi”.









