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Lecce, madre e figlio di 8 anni trovati morti: pista omicidio-suicidio

A Calimera una donna di 35 anni e il figlio di 8 sono stati trovati morti a poche ore di distanza. La procura indaga per omicidio-suicidio. A dare l’allarme l’ex marito. Comunità sotto shock


Si rafforza l’ipotesi di omicidio-suicidio nella morte di Najoua Minniti, 35 anni, e del figlio Elia Perrone, 8 anni, trovati senza vita ieri in luoghi diversi ma a poche ore di distanza, nel territorio di Calimera, in provincia di Lecce.

Il corpo della donna è stato individuato in mare da un sub tra Torre dell’Orso e Calimera. Il piccolo, invece, è stato ritrovato nell’abitazione di via Montinari, nella camera da letto in cui viveva con la madre. La procura di Lecce deve conferire l’incarico per eseguire le due autopsie, decisive per chiarire tempi e dinamica dei fatti.

La denuncia dell’ex marito

Dalle prime verifiche emerge che lunedì mattina la donna non aveva portato il figlio a scuola. Il padre, non riuscendo a contattare né l’ex moglie né il bambino, aveva presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri, facendo scattare le ricerche. Le indagini sono condotte dai militari dell’Arma.

Il ritratto sui social

Sul proprio profilo social, Najoua aveva pubblicato una foto del mare commentando: «Il mio posto preferito… il mare è l’unico luogo che mi trasmette tranquillità e serenità». Molti scatti la ritraggono sorridente insieme al figlio, in momenti di quotidiana spensieratezza. Alcuni vicini riferiscono che, nei giorni precedenti, la donna appariva serena e affettuosa, senza segnali evidenti di disagio.

Il sindaco: «Un dolore immenso»

Il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, in una nota parla di una tragedia che ha «profondamente sconvolto la comunità»: «È un dolore immenso e difficile da comprendere. Esprimo vicinanza alla famiglia e a tutti coloro che volevano bene a queste due vite spezzate». Un pensiero speciale è rivolto ai bambini e ai ragazzi del paese: «La scuola è già attiva per offrire ascolto e sostegno, in un ambiente sereno». Il primo cittadino invita a evitare ricostruzioni non verificate: «Lasciamo lavorare le forze dell’ordine. Le voci rischiano solo di aumentare smarrimento e dolore».

«Dobbiamo restare uniti. La nostra comunità ha sempre reagito con dignità nei momenti difficili, e saprà farlo anche ora».

La scuola: «Giorni così difficili»

Sulla home page dell’Istituto comprensivo di Calimera, frequentato dal piccolo Elia — alunno di quarta elementare — compare un messaggio listato a lutto:

«Che la forza dell’amore e della vicinanza possa dare conforto in questi giorni così difficili».

La dirigente scolastica, Elisabetta Dell’Atti, parla di una comunità scolastica scossa: «Siamo sgomenti e senza parole. Restiamo uniti per sostenere i nostri figli. La scuola è presente».

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