Bangkok blocca l’intesa dopo che due soldati thailandesi sono rimasti feriti dall’esplosione di una mina al confine. L’accordo era stato mediato da Donald Trump
La Thailandia ha annunciato la sospensione dell’accordo di pace con la Cambogia, un’intesa promossa con la mediazione dell’ex presidente statunitense Donald Trump.
La mossa arriva dopo che due soldati thailandesi in pattuglia lungo il confine tra i due Paesi sono rimasti feriti dall’esplosione di una mina, riaccendendo tensioni mai del tutto sopite.
“La dichiarazione congiunta che abbiamo portato avanti per circa una settimana verrà interrotta”, ha affermato il portavoce del governo Siripong Angkasakulkiat, precisando che la sospensione riguarda anche il rilascio dei 18 soldati cambogiani detenuti da Bangkok dopo gli scontri di confine.
Tensioni al confine
Il fragile processo di distensione tra i due Paesi del Sud-est asiatico, avviato solo pochi giorni fa sotto l’egida americana, sembra ora sull’orlo del collasso. L’area di frontiera tra Thailandia e Cambogia è da tempo teatro di dispute territoriali, in particolare nella regione del tempio di Preah Vihear, già contesa negli anni passati e più volte segnata da episodi di violenza.
Da Phnom Penh non è ancora arrivata una reazione ufficiale, mentre fonti diplomatiche riferiscono che Washington segue la situazione con “profonda preoccupazione”. Gli osservatori regionali temono che lo stop all’accordo di pace possa riportare il conflitto ai livelli di tensione militare del decennio scorso.
