La portavoce del ministero degli Esteri russo attacca Bruxelles dopo il divieto di visti multipli ai cittadini russi
«Mettere da parte i visitatori perfettamente legali, i turisti provenienti dalla Russia, che sono arrivati con i documenti e un certo cuscinetto finanziario che garantisce loro la presenza legale sul territorio dell’Unione Europea. Penso che tutto questo porti sicuramente l’Europa al suicidio. L’Europa continua a camminare sul filo del suicidio». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, in un’intervista rilasciata al canale televisivo russo Tvc e ripresa dall’agenzia Tass.
Le parole di Zakharova arrivano dopo l’introduzione, da parte dell’Unione Europea, del divieto di rilascio di visti Schengen per ingressi multipli ai cittadini russi.
Mosca, ha dichiarato la diplomatica, non permetterà che l’UE provochi ritorsioni che danneggino gli interessi nazionali russi. «Numerose decisioni prese da loro mirano a provocarci affinché adottiamo misure di ritorsione, forse di natura speculare, che danneggerebbero il nostro Paese».
“Risponderemo in base ai nostri interessi”
Zakharova ha precisato che eventuali contromisure saranno adottate solo sulla base degli interessi nazionali della Russia, senza cadere nelle provocazioni occidentali:
«Possono continuare a sognare, perché le misure di ritorsione ci saranno, ma saranno adottate prima di tutto in base ai nostri interessi».
Secondo la portavoce, Mosca è pronta a valutare una risposta speculare, ibrida o asimmetrica, a seconda delle circostanze. Ha inoltre sottolineato che molte delle decisioni prese dai Paesi occidentali «sono concepite solo per testare la reazione della società russa».
Chi potrà ancora ottenere un visto
La stretta si applica solo ai cittadini russi residenti in Russia che presentano domanda presso consolati Ue in territorio russo. Restano previste due eccezioni principali:
- Familiari stretti di cittadini Ue o di russi legalmente residenti nell’Unione (coniugi, figli minorenni, genitori) potranno ottenere visti multipli validi un anno, ma solo se hanno già utilizzato tre visti regolari negli ultimi due anni.
- Lavoratori dei trasporti (marinai, camionisti, autisti e personale ferroviario) potranno richiedere un visto multiplo di nove mesi, purché abbiano già utilizzato due visti nello stesso periodo.
I singoli Paesi dell’Ue mantengono la facoltà di concedere visti di lunga durata in casi eccezionali, ad esempio a dissidenti politici, giornalisti indipendenti, difensori dei diritti umani o altre categorie vulnerabili che necessitano di protezione. La Commissione europea ha invitato gli Stati membri a usare “flessibilità umanitaria” nei casi di rischio personale documentato.












