Il ministro degli Esteri. «Siamo pronti a incontri di persona». Poi avverte Bruxelles sull’uso dei fondi congelati. Intanto l’Ucraina tenta di ripristinare la corrente dopo i raid russi
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov si è detto pronto a incontrare il segretario di Stato americano Marco Rubio, nonostante le tensioni diplomatiche che avevano portato, secondo indiscrezioni, alla cancellazione di un vertice tra Trump e Putin.
«Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare – ha dichiarato Lavrov a Ria Novosti – È importante discutere la questione ucraina e promuovere l’agenda bilaterale. Siamo pronti a incontri di persona quando necessario». Nel colloquio, Lavrov ha poi accusato la Commissione Europea di violare il diritto internazionale sul possibile utilizzo degli asset russi congelati per finanziare Kiev:
Le accuse all’Europa
«Il cinismo con cui Bruxelles interpreta la Carta dell’Onu e le norme sull’immunità sovrana e l’inviolabilità dei beni delle banche centrali è un inganno e una rapina. Non importa come venga orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi: non esiste un modo legale per farlo», ha affermato il ministro, aggiungendo che Mosca risponderà in modo appropriato.
Kiev tenta di ripristinare la corrente
L’Ucraina ha avviato una corsa contro il tempo per ripristinare elettricità e riscaldamento dopo gli ultimi raid russi contro le infrastrutture energetiche, che hanno ridotto a “zero” la capacità di produzione elettrica del Paese.
Secondo la società statale Centerenergo, le centrali sono ferme e i blackout dureranno tra 8 e 16 ore al giorno in gran parte del territorio. Il fornitore Ukrenergo ha segnalato interruzioni regolari nelle regioni di Kiev, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Poltava, Chernigiv e Sumy.
«Stiamo lavorando per deviare l’approvvigionamento energetico e stabilizzare il sistema», ha dichiarato il ministro dell’Energia ucraino.












