È morto a 69 anni Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra simbolo del Festival di Sanremo. Deceduto per una polmonite interstiziale. I funerali saranno privati
Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra, arrangiatore, compositore e volto amatissimo dal pubblico, muore all’età di 69 anni all’ospedale San Camillo di Roma a causa di una polmonite interstiziale precipitata in poche ore. La famiglia ha chiesto il massimo riserbo: i funerali si terranno in forma privata.
Con la sua barba inconfondibile, il sorriso discreto e la bacchetta sempre elegante, Beppe Vessicchio ha incarnato la figura del “Maestro”. Ha saputo unire rigore e passione, competenza e umanità, diventando un punto di riferimento assoluto per il mondo della musica italiana. Il suo nome rimarrà legato alla magia di Sanremo, alle standing ovation, e a quella frase che il pubblico sussurrava con affetto ogni volta che lo rivedeva sul podio: «C’è Vessicchio!». E lui ogni volta, sorrideva un sorriso accennato, sotto i baffi, senza parlare. Ringraziava con una musica, con il silenzio.

Il volto simbolo di Sanremo
Per milioni di italiani, “il Maestro Vessicchio” è sinonimo di musica d’autore, eleganza e talento. Presenza fissa al Festival di Sanremo dal 1990, dirige alcune delle esibizioni più iconiche della kermesse, conquistando quattro vittorie come direttore d’orchestra:
- 2000 con Sentimento degli Avion Travel
- 2003 con Per dire di no di Alexia
- 2010 con Per tutte le volte che di Valerio Scanu
- 2011 con Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni
Riceve anche numerosi riconoscimenti come miglior arrangiatore, grazie alla capacità di fondere sensibilità classica e sonorità pop in uno stile unico e immediatamente riconoscibile.
Dagli esordi alla svolta con Gino Paoli
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Giuseppe “Beppe” Vessicchio inizia il suo percorso musicale nella scena partenopea degli anni ’70, collaborando con Edoardo Bennato, Peppino di Capri, Nino Buonocore, Lina Sastri e Peppino Gagliardi. La svolta arriva con Gino Paoli, con cui firma successi immortali come Ti lascio una canzone e Cosa farò da grande. Da quel momento, il suo nome diventa garanzia di qualità, eleganza e professionalità.
Il Maestro amato dalla tv
Negli anni, Beppe Vessicchio diventa una presenza fissa anche in televisione: partecipa a programmi come Buona Domenica, Viva Napoli, Note di Natale, fino a diventare un volto amatissimo nel talent Amici di Maria De Filippi, dove forma nuove generazioni di musicisti e scopre talenti come Matteo Macchioni.
Collabora con artisti di fama nazionale e internazionale – Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli, Zucchero, Fiordaliso, Ron, Syria, Elio e le Storie Tese, Ornella Vanoni, Ivana Spagna, Max Gazzè – firmando arrangiamenti e direzioni d’orchestra di altissimo livello.
L’amore per lo Zecchino d’Oro
Negli ultimi anni, Vessicchio si dedica anche alla formazione e alla solidarietà. È membro dell’associazione Trenta Ore per la Vita, dirige il progetto orchestrale Il Sesto Armonico e collabora con lo Zecchino d’Oro come direttore artistico. Nel 2018 guida l’orchestra del progetto Rockin’1000 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, mentre nel 2020 riceve l’ovazione del pubblico durante il Festival di Sanremo. Nel 2024 assume la direzione artistica del master universitario dedicato alla prevenzione e alla cura degli artisti, confermando la sua attenzione per le nuove generazioni di musicisti.
Fabio Fazio: “Un uomo dolce e gentile, un amico”
«Sono incredulo e sconvolto. Lo aspettavo per il libro su Mozart a Che Tempo Che Fa. Si era preoccupato di avvisarmi che avrebbe rimandato di un paio di settimane per una brutta tosse, con la consueta gentilezza».
Così Fabio Fazio, che all’Ansa aggiunge: «Un uomo dolce e gentile. Un amico. Un grande musicista. Ho tanti ricordi con lui e Luciana, ci legavano una stima sincera e un’amicizia autentica. Sono senza parole».
Il cordoglio del presidente del Senato
«Desidero esprimere, a nome mio personale e del Senato della Repubblica, profondo cordoglio per la scomparsa di Vessicchio, figura amatissima e simbolo della tradizione musicale italiana. Con la sua sensibilità artistica e la sua inesauribile passione ha saputo unire generazioni, portando la musica nel cuore di tutti». Così su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Carlo Conti: “Un’istituzione della musica italiana”
«Con il maestro Vessicchio se ne va un altro grande protagonista del Festival di Sanremo e della musica italiana. Con il suo carattere, la sua immagine, il suo carisma e la sua professionalità era diventato un’istituzione».
Il conduttore Carlo Conti ha ricordato anche la collaborazione con lui allo Zecchino d’Oro: «Ho avuto il privilegio di condividere con lui scelte musicali e di apprezzarne da vicino la competenza. Gli dobbiamo molto».
Luciana Littizzetto: “Tesoro musica bella”
«Non ci credo. Non ci voglio credere. Tesoro musica bella». Così Luciana Littizzetto, legatissima al Maestro sin dai tempi di Che Tempo Che Fa. Indimenticabile il siparietto di Sanremo 2013, quando chiese scherzosamente a Vessicchio un “souvenir” della sua barba: il direttore d’orchestra accettò divertito, regalando uno dei momenti più amati del Festival.
Il ricordo di Rita Pavone e Gianni Morandi
«Un grandissimo musicista e una bellissima persona. Sentite condoglianze alla famiglia. E che la terra ti sia lieve, Maestro», ha scritto Rita Pavone. Gianni Morandi ha ricordato: «La tua professionalità, la tua umanità e il tuo sorriso resteranno sempre con noi. Ciao Peppe».
Fiorello e Gino Paoli
«Ti abbiamo amato tutti. Ciao Maestro», ha scritto Fiorello sui social. Gino Paoli, tra i suoi primi collaboratori, ha aggiunto: «Gli chiesi io di iniziare a fare arrangiamenti e da lì si è rivelato un grande musicista e un arrangiatore straordinario. Non si è mai creduto chissà chi: era semplice e per questo andavamo d’accordo».
Ron: “Dovevamo partire insieme per una tournée”
«Se ne è andato un fratello. C’eravamo rivisti quasi un anno fa al Paladozza di Bologna e avevamo riso tanto. Dovevamo partire insieme per una tournée, Ecco che incontro l’anima, a marzo 2026. Stavamo lavorando già agli arrangiamenti, anche in ospedale parlava di musica. C’è una canzone che ho scritto, L’uomo delle stelle, lui la amava molto: gliela dedico adesso».
Il ricordo di Amadeus
«La scomparsa del Maestro Vessicchio è per me un dolore forte e improvviso. Ci conoscevamo da trent’anni e fino a pochi giorni fa abbiamo riso e scherzato, in onda e dietro le quinte. Mancherai tanto a tutti. Ciao Peppe».
Così Amadeus su Instagram, ricordando il celebre momento di Sanremo 2023, quando Vessicchio tornò a sorpresa sul palco per dirigere, insieme a Enrico Melozzi, Destinazione paradiso con Gianluca Grignani e Arisa, accolto da un’ovazione.
Claudio Baglioni e Maria De Filippi
«Buon viaggio Maestro. Sei stato un grande musicista e un uomo gentile. Anche quando ti sbagliavano il nome», ha scritto Claudio Baglioni. Maria De Filippi ha affidato ai social un messaggio pieno d’affetto: «Mi sembra impossibile. Mi vengono in mente i tuoi occhi sorridenti e comprensivi, gli occhi di un grande Maestro, non solo d’orchestra ma di vita. Ti voglio bene». L’ultima apparizione televisiva di Vessicchio è stata proprio con lei, il 27 settembre, a Tu sì que vales, in un duetto diventato virale con il brano Mille di Fedez e Orietta Berti.









