Post sui social della madre: «’Questi mostri gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia. L’hanno portato nel Po e poi l’hanno fatto mettere sotto una fontanella con il getto sulla schiena. Indagano i carabinieri nel Torinese
Un ragazzino di 15 anni, con disabilità, sarebbe stato sequestrato e torturato per ore da tre adolescenti — due ragazzi e una ragazza di 14, 15 e 16 anni — nella notte di Halloween, a Moncalieri, nel Torinese. Secondo la denuncia della madre, pubblicata in un gruppo social cittadino, il figlio sarebbe stato chiuso in una stanza, minacciato con un cacciavite, rasato su capelli e sopracciglia, costretto a immergersi nel fiume Po e poi abbandonato davanti alla stazione di Porta Nuova, a Torino.
La donna, nel suo post, parla di un vero e proprio incubo: «’Sti mostri – scrive – gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia. Non contenti, l’hanno portato nel Po e poi l’hanno fatto mettere sotto una fontanella con il getto sulla schiena». Dopo le violenze, i tre giovani lo avrebbero ancora maltrattato, restituendogli il cellulare solo ore dopo, quando lo hanno lasciato libero intorno all’ora di pranzo.
«Io sapevo che era a dormire dal nonno, ma non è mai arrivato. Lo abbiamo scoperto la mattina – racconta la madre –. Ringrazio Dio che mio figlio è vivo. Voglio solo giustizia».
La Procura per i minorenni di Torino, guidata dalla procuratrice Emma Avezzù, ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona e violenza privata. I tre ragazzi, già noti per episodi di danneggiamento e vandalismo, sono ora indagati.
I carabinieri di Moncalieri, coordinati dalla Procura minorile, hanno sequestrato i telefoni cellulari dei tre adolescenti: secondo gli investigatori, all’interno potrebbero esserci i video delle torture inflitte al 15enne. A filmare, infatti, sarebbero stati gli stessi aggressori. Gli indagati non sono ancora stati ascoltati ufficialmente.









