Dai siti porno a quelli sui giochi online, scatta la verifica sulla maggiore età. Tutti i portali interessati – per esempio anche quelli che vendono sigarette e alcolici – avranno tempo fino al 12 novembre per adeguarsi alle disposizioni dell’Agcom, come previsto da una delibera approvata la scorsa primavera che concedeva sei mesi di tempo.
Si tratta in realtà di una sperimentazione, che si muove parallelamente a quella approvata dalla Commissione Europea che prevede l’utilizzo di una applicazione. In Italia, il sistema messo a punto si basa sull’intervento di soggetti terzi, indipendenti e certificati, (genitori, e comunque persone adulte) incaricati di fornire la prova della maggiore età, sotto la loro responsabilità. Il processo è articolato in due fasi distinte per ogni sessione di utilizzo di servizi specifici, come l’accesso a contenuti pornografici: prima l’identificazione della persona, poi l’autenticazione per confermare che sia proprio lei.
Sarà possibile anche usare app dedicate, installate sul proprio smartphone o dispositivo, come quelle legate ai portafogli di identità digitale. Tramite queste app, l’utente potrà identificarsi e fornire la prova dell’età richiesta direttamente al sito o alla piattaforma.
L’Agcom ha fornito un primo elenco di 48 siti, da PornHub a Tufik.Love che dovranno adeguarsi. Fra gli altri, OnlyFans (molto usato dai giovanissimi) e YouPorn. Nessuno di questi ha la residenza fiscale in Italia, a parte la Giochi Premium di Cesano Maderno.
Questo sistema – secondo l’Autorità – assicura un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti. Il meccanismo di “doppio anonimato” non consente infatti ai fornitori di verifica dell’età di sapere per quale servizio viene emessa la prova dell’età. Allo stesso tempo, la prova fornita al sito web o alla piattaforma non contiene dati identificativi dell’utente.







