Home / Notizie / Ponte sullo Stretto, riunione Palazzo Chigi dopo stop Corte dei conti

Ponte sullo Stretto, riunione Palazzo Chigi dopo stop Corte dei conti

ponte stretto

La riunione, definita “d’urgenza”, è stata convocata nella serata di ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni “per affrontare la questione”

di

Riunione di governo dedicata al Ponte sullo Stretto questa mattina a Palazzo Chigi, dopo la decisione della Corte dei conti che ieri ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sull’opera.

La riunione, definita “d’urgenza”, è stata convocata nella serata di ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni “per affrontare la questione”, come ha spiegato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Ponte, Meloni: «Non ci fermeremo»

«I giudici non fermeranno l’azione del governo»: la premier Giorgia Meloni reagisce così al provvedimento con cui la Corte dei conti ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess che prevede la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. La sezione centrale di controllo di legittimità sugli atti del governo e delle amministrazioni dello Stato della magistratura contabile, all’esito della Camera di Consiglio seguita all’udienza di ieri, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la delibera del Cipess sul progetto di costruzione dell’opera. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita deliberazione entro 30 giorni.

La doccia fredda per Salvini

La decisione è una doccia fredda per Matteo Salvini, che proprio non se l’aspettava e che arriva nella stessa giornata in cui aveva risposto con ottimismo a tutte le interrogazioni dell’opposizione nel corso del Question Time alla Camera.

La reazione del ministro delle Infrastrutture

Immediata la replica del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: «La decisione della Corte dei conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico. In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti».

Meloni: «Atto d’invasione della giurisdizione»

Dello stesso tono la dichiarazione della premier Giorgia Meloni, che ha definito la decisione della Corte «l’ennesimo atto d’invasione della giurisdizione sulle scelte del governo e del Parlamento». Ha inoltre ricordato che «i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati». Meloni ha anche ironizzato su una delle censure ricevute: «È stata contestata l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi tramite link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer».

Verso la riforma della Corte dei conti

La premier ha poi ribadito che la riforma costituzionale della giustizia e quella della Corte dei conti, entrambe in discussione al Senato, rappresentano «la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di governo, sostenuta dal Parlamento».

Salvini difende il progetto al Question Time

Nel corso del Question Time di ieri, Salvini era apparso determinato a difendere fino in fondo la “sua” infrastruttura più ambiziosa, anche di fronte alle critiche del deputato verde Angelo Bonelli (Avs), che aveva sottolineato l’enorme costo dell’opera, sostenendo che 14 miliardi sarebbero «sottratti alle vere priorità del Paese».

“Non fare il Ponte non avrebbe senso”

Il ministro ha ribattuto che il Ponte non rappresenta uno spreco, ma un investimento strategico per migliorare la mobilità tra Calabria e Sicilia. «Noi – ha spiegato Salvini – stiamo restituendo a 7 milioni di italiani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, investendo 32 miliardi in Sicilia e 22 miliardi in Calabria. Con questa mole di investimenti, non fare il Ponte non avrebbe senso».

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EDICOLA