Da mesi le tende di studenti in protesta occupano un’area del parco davanti all’edificio. Il presidente: “Atto deliberatamente politico”
Momenti di panico questa mattina a Belgrado, davanti al Parlamento serbo, dove da mesi alcune tende di studenti in protesta occupano un’area del parco davanti all’edificio.
Vladan Andelkovic, 69 anni, ex dipendente dei servizi di sicurezza, ha aperto il fuoco contro la zona del presidio, ferendo gravemente una persona, e subito dopo ha appiccato un incendio a una delle tende.
Deteneva legalmente una pistola Crvena Zastava M99 ed è stato arrestato poco dopo. Secondo quanto ha dichiarato il ministro della Sanità, Zlatibor Lončar, solo per puro caso non ci sono state altre vittime, l’uomo ha sparato diversi colpi prima di incendiare l’area.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha definito “un atto terroristico con motivazioni politiche” l’attacco. Intervenuto in diretta dal Palazzo di Serbia, Vucic ha parlato di “episodio orribile e deliberatamente politico” destinato a creare panico. Ha invitato i cittadini alla calma, chiedendo di evitare raduni di ritorsione, e promesso pene severe per l’attentatore e per eventuali complici.
Dopo l’attacco, unità speciali della polizia sono state dispiegate intorno al Parlamento. Le indagini, coordinate dalla Procura di Belgrado, potrebbero passare alla Procura per il crimine organizzato