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Un altro delitto da movida, 23enne ucciso a Perugia a coltellate

Un’altra vittima della movida violenta. Una settimana dopo l’omicidio di Paolo Taormina a Palermo, è stato ucciso a Perugia durante una rissa un 23enne di origini albanesi, da tempo residente a Fabriano. Hekuran Cumani (foto da profilo Instagram) è stato accoltellato a morte alle 4.30 nel parcheggio dell’università di Matematica, dove era stata segnalata una lite tra più persone. Ferito lievemente il fratello.

Dai primi accertamenti e dalle parole dei testimoni, è emerso che a seguito di una rissa per futili motivi un ragazzo, al momento non ancora identificato, lo avrebbe accoltellato colpendolo al torace. Il 23enne è morto poco dopo. Cumani era nato e viveva a Fabriano ed era andato in Umbria con gli amici, come già tante volte in precedenza, per passare la serata, chiusa a quanto pare al caffè che si affaccia sul parcheggio dell’ateneo dove si è consumata la tragedia.

“Al 100Dieci” era il programma una serata di musica e drink: si tratta di un punto di aggregazione molto conosciuto fra gli studenti universitari. È all’interno del locale che, a notte fonda, è scoppiata la lite tra due gruppi di ragazzi poi usciti fuori nel parcheggio per chiarirsi.

Un bravo ragazzo, con la passione per la palestra e i tatuaggi: un ragazzo “tranquillo e dal cuore d’oro, che non cercava casini”, così il cugino descrive Hekuran Cumani a Umbria24. Secondo quanto raccontato dal familiare, il 23enne passava spesso le serate a Perugia di frequente in compagnia di amici. “Venivano a divertirsi, è sempre andato lì ma non è mai successo niente, perché appunto non era uno che andava a cercare rogna”. Al momento non aveva un’occupazione stabile, ma d’estate lavorava per la stagione turistica a Senigallia, in un ristorante di famiglia.

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