La commissione dei trasporti ha confermato le norme, nonostante la pressione delle compagnie che chiedevano un’ora in più
Una misura che coinvolge almeno 650 mila viaggiatori l’anno. La Commissione Trasporti del Parlamento europeo ha confermato la norma dei risarcimenti per i passeggeri in caso di disservizi nel settore aereo, un giro di denaro che solo in Italia vale tra i 170 e i 200 milioni di euro annui. Una somma che comprende gli indennizzi pagati dalle compagnie ai passeggeri italiani per ritardi, cancellazione dei voli e altri disagi.
Lo afferma RimborsoAlVolo, società specializzata in assistenza ai viaggiatori, dopo il voto raggiunto lunedì 13 ottobre in commissione Trasporti dell’Europarlamento. La lobby dei vettori aerei aveva avviato una intensa attività di pressione verso il Consiglio europeo allo scopo di ottenere una riforma del Regolamento europeo 261/2004 che, come noto, stabilisce i diritti dei passeggeri in caso di disservizi nel settore del trasporto aereo.
I ministri dei Trasporti Ue avevano proposto di di far scattare la compensazione pecuniaria in favore dei passeggeri solo in caso di ritardi superiori alle 4 ore per i voli entro i 1.500 km, contro le 3 ore oggi riconosciute dalla normativa comunitaria, e sopra le 6 ore per i viaggi oltre i 3500 chilometri (soglia oggi fissata in 3 ore) – spiega RimborsoAlVolo – Una modifica che comprimeva i diritti degli utenti del trasporto aereo e avrebbe prodotto un danno economico ingentissimo ai viaggiatori: l’85% dei casi di ritardo sarebbe stato tagliato fuori dal diritto agli indennizzi attualmente previsti dalla normativa, che valgono tra i 170 e i 200 milioni di euro all’anno in Italia, 10 miliardi in Europa.
La Commissione Trasporti dell’Ue non solo ha bocciato tali proposte, ma ha anche confermato che l’entità della compensazione pecuniaria spettante ai passeggeri salga da 250 a 300 euro in caso di ritardo superiore alle 3 ore per i voli entro i 1.500 km, e che il valore dei risarcimenti sia aggiornato ogni tre anni in base all’indice europeo dell’inflazione registrato da Eurostat. Altra novità – precisa la società – riguarda le circostanze eccezionali che determinano disservizi nel settore del trasporto aereo (ad esempio il maltempo) ma, non essendo imputabili alle compagnie, non danno diritto ai risarcimenti: dal testo emerso in Commissione Trasporti i vettori aerei dovranno non solo dimostrare, ma anche documentare tali circostanze con prove tangibili.