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Israele riapre valico di Rafah. Uno dei 4 corpi restituiti non era tra gli ostaggi

La decisione dopo che il gruppo ha restituito le salme di 4 ostaggi. Per identificazione necessari due giorni. In arrivo 600 camion di aiuti


Israele riapre il valico di Rafah, tra Egitto e Gaza, per consentire il passaggio degli aiuti umanitari. Lo riporta l’emittente pubblica israeliana Kan.

Con questa riapertura, “600 camion di aiuti umanitari saranno consegnati alla Striscia di Gaza dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni internazionali autorizzate, dal settore privato e dai paesi donatori”, scrive Kan sul suo sito senza citare le fonti.

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Perché Israele ha annullato le sanzioni

Il governo israeliano ha annullato le sanzioni previste per oggi, che avrebbero incluso la chiusura del valico e la limitazione degli aiuti. Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi. La revoca è arrivata dopo che il gruppo ha restituito ieri sera i corpi di altri quattro ostaggi e ha annunciato che oggi ne consegnerà altri quattro.

Uno dei quattro però non è quello di un ostaggio, ha dichiarato un funzionario della sicurezza, scrive Ynet, specificando che solo tre appartengono a israeliani rapiti durante l’assalto del 7 ottobre 2023 e che sono Eitan Levy, Uriel Baruch, 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e Tamir Nimrodi, 19 anni, soldato catturato vicino al valico di Erez.

Times of Israel, in arrivo altri 4 ostaggi morti

Secondo il Times of Israel, che cita “un diplomatico mediorientale”, Hamas ha informato i mediatori che mercoledì trasferirà in Israele altri quattro corpi. In totale, salirebbero così a 12 gli ostaggi restituiti, mentre 16 resterebbero nella Striscia. Hamas sostiene di aver bisogno di tempo per recuperare tutti i corpi, poiché alcuni si troverebbero sotto le macerie di edifici e tunnel bombardati, altri in aree controllate dall’esercito israeliano.

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