Il segretario ‘alla Guerra’ Usa: “La pace si ottiene con la forza”. Il segretario Rutte: “Ue e Nato stanno davvero collaborando”
Parlando da Bruxelles, nel corso della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina riunito a margine della ministeriale Difesa della Nato, il segretario alla Guerra Usa Pete Hegseth ha sottolineato che “un meccanismo fondamentale per raggiungere la pace in Ucraina è rappresentato dall’elenco delle priorità Nato per Kiev e dall’iniziativa di finanziamento Purl”.
“Si tratta di un processo rigoroso, che finora ha dato risultati concreti. Gli alleati dicono spesso che la sicurezza dell’Ucraina è sinonimo di sicurezza europea. Bene, è giunto il momento di tradurre queste parole in azioni concrete e investimenti – tutti i Paesi seduti a questo tavolo, senza scrocconi”, ha dichiarato Hegseth, rivolgendosi ai rappresentanti del Gruppo di contatto guidato da Londra e Berlino.
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Ha poi ricordato che “solo pochi mesi fa, al vertice de L’Aja promosso dal presidente Trump, abbiamo chiesto ai nostri alleati di fare un passo avanti. E lo hanno fatto: ora gli impegni assunti si stanno traducendo in capacità operative, che è l’aspetto più importante”.
“L’iniziativa Purl – ha aggiunto Hegseth – è parte integrante di questo processo, e ci aspettiamo che gli alleati donino ancora di più”. La pace, ha aggiunto, “si ottiene con la forza”.
Il ministro ucraino Shmyhal: “Servono 120 miliardi di dollari”
Anche il ministro della Difesa ucraino Denys Shmyhal ha sollecitato nuovi contributi: “È essenziale che altri partner aderiscano all’iniziativa Purl. La lista di richieste per il 2025 deve essere attuata completamente. Per il 2026 il nostro fabbisogno è di 120 miliardi di dollari, di cui 60 coperti dal nostro bilancio; il resto dovrà arrivare dai partner, con un contributo dello 0,25% del Pil, oppure attraverso l’uso degli asset russi congelati”.
“Usare beni russi congelati”
Durante un incontro a Bruxelles con i commissari europei alla Difesa e all’Allargamento, Andrius Kubilius e Marta Kos, Shmyhal ha discusso del proseguimento dei finanziamenti Ue alla difesa ucraina e del possibile coinvolgimento di Kiev nell’iniziativa SAFE, volta a rafforzare l’industria europea della difesa. “Abbiamo valutato l’uso dei beni russi congelati per creare un fondo di riparazione, come continuazione dell’attuale assistenza macrofinanziaria dell’Ue”, ha scritto su X, aggiungendo che “i beni dell’aggressore devono servire a rafforzare la difesa dell’Ucraina e la sicurezza dell’Europa”.
The 31st meeting of the Ukraine Defense Contact Group.
— Denys Shmyhal (@Denys_Shmyhal) October 15, 2025
In my address to our partners, I focused on our key priorities:
📌 PURL initiative
We thank all those who have joined and welcome the new participants. We thank all those who have joined.
📌 Ukrainian Drones and Missiles… pic.twitter.com/vwKzPqrMJJ
La roadmap europea, 4 iniziative principali
Nel frattempo, la Commissione europea, nella sua Roadmap per la Difesa, propone quattro iniziative prioritarie europee (flagship): la European Drone Defence Initiative (nuova denominazione dell’ex Drone Wall), l’Eastern Flank Watch, l’European Air Shield e il Defence Space Shield. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza complessiva dell’Unione e colmare le lacune militari entro il 2030, attraverso coalizioni di capacità e appalti congiunti (almeno il 40% entro il 2027).
Germania: “Eurofighter nella base polacca”
La Germania, ha annunciato il ministro della Difesa Boris Pistorius, schiererà Eurofighter nella base polacca di Malbork per proteggere il fianco orientale della Nato e investirà 10 miliardi di euro in droni.
Rutte: Nessuna tensione Ue Nato su muro antidrone
“Il sostegno all’Ucraina non è diminuito, è in linea con quello dell’anno scorso”, ha dichiarato il segretario generale della Nato Mark Rutte, sottolineando che “molti altri Paesi stanno aderendo all’iniziativa Purl, che fornirà mezzi cruciali come sistemi di difesa aerea e intercettori per proteggere la popolazione e le infrastrutture strategiche”.
Rutte ha anche respinto l’idea di tensioni tra Ue e Nato sul cosiddetto muro antidroni: “Collaboriamo in modo eccellente. La Nato è forte sul piano militare, l’Ue ha il potere economico e politico: insieme siamo più efficaci. Ed è proprio ciò che la Russia cerca di dividere — senza riuscirci”.
Svezia e Olanda: Condivisione oneri tra alleati cruciale
Infine, il ministro della Difesa svedese Pål Jonson ha ribadito che “la condivisione degli oneri tra alleati è cruciale: vogliamo che più Paesi aumentino il proprio contributo all’Ucraina”, mentre l’omologo olandese Ruben Brekelmans ha ammonito che “se Kiev dovesse cadere, i nostri costi per la difesa e per i rifugiati crescerebbero. L’Ucraina ha bisogno di difesa aerea immediata”.