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L’Italia in piazza per Gaza. Cgil: “Due milioni in 100 città”. Tensioni a Milano e Bologna

Oltredue milioni in cento piazze. Strade chiuse, autostrade bloccate, disagi a treni e voli. Ci sono bandiere di ogni colore, scontri, cori, manifesti per chiedere la fine della guerra


Oggi lo sciopero generale indetto da sindacati di base e Cgil in solidarietà alla Flotilla, giudicato dal garante illegittimo per mancato preavviso. Salvini tenta la precettazione, Landini prevede l’invasione delle strade. Ed è così. In ogni città d’Italia le persone sono scese in piazza. Ci sono gli studenti, gli attivisti, i sindacati, i lavoratori, le madri con i figli, le maestre di scuola con gli alunni. Ci sono tutti, perché cessi la guerra a Gaza. Per i palestinesi, perché tornino mangiare. Per non dover più assistere alla bruttezza della fame, per non dover più scegliere tra chi ha iniziato prima. Non protestano, non tutti chiamano così ‘l’esserci’ oggi.

Il videocommento – Se tutto finisce in Flotilla di A. BARBANO

A Roma in 300mila alla manifestazione, secondo i sindacati di base e la Cgil. Centomila a Milano. Molti camminano, battono le mani, scorrono. La folla blocca strade e città. Questo è inevitabile. C’è chi alza i toni e devasta a Torino la Ogr, sede di una serie di incontri previsti da oggi con la Von der Leyen. A Milano ci sono lanci di sassi ai poliziotti, c’è chi si scontra. C’è chi parte ancora come la nuova flotilla, composta da undici barche, salpata dai porti di Catania e di Otranto con prua verso Gaza. E intanto dovrebbero iniziare oggi in Israele le visite consolari per i 40 italiani fermati. Un’imbarcazione è ancora in rotta verso Gaza, altre che sarebbero invece partite dalla Turchia.

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“La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale” annuncia la Cgil in una nota. “Secondo i dati pervenuti finora – prosegue il sindacato – l’adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%”. 

A Roma in 300 mila

“Siamo meravigliosi. Siamo 300 mila”, hanno affermato gli organizzatori dell’Usb alla manifestazione. I manifestanti si sono mossi verso l’autostrada. Secondo precedenti stime delle forze dell’ordine in piazza erano scese oltre 60mila persone. Il corteo sulla tangenziale di Roma e tratto urbano della A24. A quanto riferito dalla questura, vista la “straordinaria partecipazione” alla manifestazione, su richiesta dei promotori, il corteo proseguirà in direzione stazione Tiburtina. Il percorso autorizzato prevede che i manifestanti percorrano via Tiburtina, la tangenziale con in ingresso sulla A 24 fino all’uscita Portonaccio e ritorno per proseguire su scalo San Lorenzo fino a Porta Maggiore. In mattinata treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti alla stazione Termini di Roma. Sulle note di Bella Ciao, il corteo è partito da piazza Vittorio. In testa il segretario della Cgil Maurizio Landini, assieme a Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Flotilla, tenendo tra le mani lo striscione con scritto ‘stop al Genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla’. Sempre in prima fila il presidente della comunità palestinese di Roma e del Lazio Yousef Salman. Al corteo Cgil partecipa anche la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Giù le mani dal diritto di sciopero. Siamo con le lavoratrici e i lavoratori” ha detto.

A Milano sassi contro la polizia

Dalla carreggiata nord della tangenziale est di Milano, occupata dai manifestanti, sono partiti lanci di pietre e bottigliette contro le forze dell’ordine schierate sul lato opposto. Polizia e carabinieri hanno risposto con lacrimogeni, costringendo i dimostranti ad arretrare, ma finora non c’è stato contatto diretto. Poco dopo mezzogiorno la testa del corteo organizzato dalla Cgil ha raggiunto piazza Leonardo Da Vinci, destinazione finale della manifestazione, mentre un gruppo ha proseguito oltre, imboccando via Pacini verso la stazione di Lambrate, presidiata dalle forze dell’ordine. Scandendo slogan, i manifestanti sono entrati sulla tangenziale est e hanno bloccato la circolazione tra gli svincoli di Segrate e Lambrate. Dalla testa del corteo la Cgil ha parlato di 100 mila partecipanti, ridotti a circa 50 mila secondo le stime delle forze dell’ordine. La manifestazione era partita in mattinata da piazza Oberdan sulle note di Bella Ciao. Lo sciopero generale ha avuto forti ripercussioni sulla mobilità ferroviaria: alla stazione Centrale di Milano numerosi treni sono stati cancellati e si sono registrati ritardi compresi tra 20 minuti e oltre 5 ore. Situazione simile a Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a Rogoredo, dove i disagi hanno superato le tre ore.

Torino, 50 mila in piazza e contestato Bezos

“Oltre 50mila persone in piazza”: questa, secondo il dato fornito dalla Cgil Torino, la partecipazione alla manifestazione per lo sciopero generale. Poco dopo le 11,30 il corteo sta ancora partendo dalla piazza del Municipio, dove si trova anche lo spezzone sociale, mentre la testa della manifestazione è già in cammino. In migliaia hanno iniziato a radunarsi dalle 9 davanti al Municipio e nelle vie limitrofe, molte le bandiere dei sindacati e della Palestina. Lavoratori, studenti, famiglie con bambini sfilano per la città lungo un percorso di 10 chilometri. “L’Italia, Torino, sanno da che parte stare” “Palestina libera”, “boycott Israel” e slogan per la pace si mescolano a musica e canzoni palestinesi. Diversi i cartelli contro il governo, con alcune foto della premier Giorgia Meloni e dei ministri Crosetto, Salvini e Tajani definiti “complici del genocidio”. Dai microfoni anche la solidarietà ai lavoratori di Amazon, che questa mattina è stata bloccata per contestare la presenza in città di Jeff Bezos per la Italian Tech Week. Occupati diversi licei e facoltà universitarie. All’aeroporto Caselle circa 70 manifestanti sono entrati nell’area di imbarco, causando ritardi.

Lacrimogeni a Bologna, tensione alta

A Bologna lo sciopero generale è sfociato in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sull’autostrada A14 e sulla tangenziale, chiuse insieme al raccordo di Casalecchio. Dopo lanci di bottiglie e bastoni, la polizia ha risposto con lacrimogeni e cariche, respingendo i dimostranti di alcune decine di metri. Migliaia di persone, guidate da Usb, Potere al Popolo, Cambiare rotta e collettivi studenteschi, erano partite da piazza Maggiore con slogan contro il governo Meloni, raggiungendo via Stalingrado in direzione della tangenziale. La vicesindaca Emily Clancy ha parlato di 70mila partecipanti, mentre le stime della questura si fermano a 40-50mila.. 

Occupata Lettere a Firenze, migliaia in corteo

Occupata la facoltà di Lettere e la stazione Santa Maria Novella: 5mila manifestanti sono scesi sui binari, bloccando i treni e causando contusi tra poliziotti. Altri blocchi a Prato e Livorno. Migliaia di persone a Firenze per il corteo in solidarietà con la Palestina e la Global Sumud Flotilla. Il corteo, aperto da una grande bandiera palestinese e dallo striscione ‘Fermiamo il sionismo con la resistenza’, è partito poco prima delle 10. A sfilare sindacati di base, ragazzi delle scuole superiori e università, associazioni, movimenti, Cgil. A Prato circa 1.500 persone si sono radunate per lo sciopero in piazza Mercatale. 

Trieste

Manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione ferroviaria, respinti con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. Un poliziotto ferito lievemente.

Napoli, ritardi a treni e cortei

Corteo pro Palestina partito da piazza del Carmine. Tentato l’ingresso al porto, respinto dalla polizia. Ritardi e cancellazioni per i treni in arrivo e in partenza dalla stazione Centrale di Napoli. La manifestazione per Gaza, partita da piazza Garibaldi, ha lasciato corso Umberto per dirigersi verso il porto di Napoli al Varco Pisacane, ingresso per l’area di commercio dello scalo. “Nel nostro porto – dice al microfono uno dei manifestanti – c’è un commercio di armi, invece deve essere un luogo di incontro delle civiltà”. Il varco Pisacane è chiuso con furgoni della polizia posizionati alle spalle del cancello.

Occupate università di Pisa e Venezia: collegamenti bloccati

Circa 300 studenti hanno occupato il rettorato dell’Università, pronti a restare fino alla manifestazione di domani. Previsti blocchi anche in stazione e arterie principali. A Venezia studenti dello Iuav hanno esposto uno striscione di otto metri con scritto Free Palestine da una sede storica dell’ateneo. Collegamenti da e per il centro storico di Venezia sono bloccati. Il corteo della città storica, partito da Campo Santa Margherita. Alcuni manifestanti sono saliti sul tetto del Garage comunale e hanno srotolato uno striscione “Free Gaza”. Cancellazioni di quasi tutti i treni in arrivo e partenza vengono registrate dalle ore 10 nella stazione di Santa Lucia e in quella di Mestre. Altri cortei sono previsti a Padova, verso l’Interporto, a Treviso, Vicenza – dove si vorrebbe bloccare un casello dell’autostrada A31 – e a Verona. 

Manifestazioni a Genova, Cagliari e Bari

Manifestazioni davanti al porto di Genova, ma senza blocchi operativi alle attività. A Cagliari un centinaio di studenti ha bloccato per mezz’ora la viabilità vicino alla stazione, con corteo per le vie del centro. A Bari occupata un’aula dell’Università, studenti chiedono la sospensione totale degli accordi con Israele. Sono migliaia le persone, fra le quali tantissimi studenti, riuniti davanti al centralissimo molo San Nicola. In tantissimi indossano la kefiah e issano bandiere della Palestina. Ci sono anche l’eurodeputato e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e una delegazione di consiglieri comunali, assessori e rappresentanti del Municipi. Il corteo attraverserà il centro della città anche da via Calefati, dove si trova la sede del Consolato di Israele. 

Trentamila a Palermo tra gli applausi

Circa 30.000 per gli organizzatori le persone che partecipano a Palermo al corteo per lo sciopero generale in solidarietà del popolo palestinese. Il corteo, partito dalla stazione centrale, si sta dirigendo a palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Tantissimi gli studenti.

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