Svolta nelle trattative per la pace in Medio Oriente: Hamas ha annunciato ufficialmente di essere pronto a rilasciare tutti gli ostaggi, secondo quanto previsto dal piano in 20 punti avanzato da Donald Trump, e di essere disponibile ad avviare immediatamente negoziati sui dettagli della proposta americana.
L’organizzazione si è detta favorevole a trasferire il controllo della Striscia di Gaza a un ente palestinese, sulla base di un sostegno arabo e islamico, ma ha precisato che rimangono questioni aggiuntive che richiedono ulteriori discussioni. Su due punti Hamas non ha fatto alcun accenno nella sua nota: il disarmo e la presenza di una forza internazionale nella Striscia.
Quanto agli israeliani catturati il 7 ottobre 2023, Hamas si è detto disposto a rilasciarli secondo il meccanismo di scambio previsto nel documento del presidente Trump, ma “a condizione che esistano le possibilità sul terreno per farlo”.
Nel comunicato diramato dall’organizzazione, infine, si legge: “Le altre questioni incluse nella proposta relative al futuro della Striscia di Gaza e ai diritti intrinseci del popolo palestinese, sono legate a una posizione nazionale globale e basate su leggi e risoluzioni internazionali pertinenti. Saranno discusse in un quadro nazionale palestinese globale, all’interno del quale Hamas farà parte e al quale contribuirà responsabilmente”.
In altre parole, Hamas ritiene ancora di poter svolgere un suo ruolo nella Striscia di Gaza nella fase successiva alla fine della guerra. Questa opzione, tuttavia, difficilmente sarà accettata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e dal presidente americano Trump, che per l’area hanno progetti ben diversi.