L’uomo è stato neutralizzato. L’incidente nella zona di Crumpsall nel giorno di Yom Kippur. Starmer rientra prima da Copenaghen
È di tre morti e quattro feriti il bilancio provvisorio dell’attacco avvenuto oggi davanti a una sinagoga ortodossa di Manchester, nel nord dell’Inghilterra, nel giorno di Yom Kippur. La polizia ha confermato che due persone, inizialmente date per ferite, sono decedute in seguito alle coltellate ricevute o all’investimento dell’auto guidata da un aggressore solitario. La Greater Manchester Police ha inoltre reso noto che è morto anche l’attentatore, un uomo, abbattuto dal fuoco di due agenti armati.
L’attacco davanti alla sinagoga di Middleton Road, nella zona di Crumpsall, un tempio frequentato da fedeli ortodossi askhenaziti, costruito nel 1967. La possibile matrice terroristica e il movente restano da chiarire ma l’assalto è avvenuto nel giorno più sacro del calendario ebraico.
«Un gran numero di fedeli stava pregando nella sinagoga al momento dell’episodio – spiegano gli investigatori – e sono rimasti chiusi all’interno fino a quando l’area non è stata dichiarata sicura, per poi essere evacuati».
Un video diffuso sui social mostra un poliziotto urlare: «State lontani, ha una bomba, allontanatevi!». Le immagini rafforzano l’ipotesi che l’aggressore indossasse una cintura esplosiva. L’uomo calvo con la barba, in tenuta da addestramento aveva alcuni involucri bianchi legati alla vita. Il sospetto non è stato ancora confermato ufficialmente, ma la polizia ha fatto intervenire sul posto gli artificieri con un veicolo specializzato per la neutralizzazione di ordigni.
Il premier britannico Keir Starmer ha interrotto la sua partecipazione al vertice paneuropeo di Copenaghen per seguire da vicino gli sviluppi. Downing Street ha fatto sapere che il primo ministro ha convocato una riunione straordinaria del comitato di emergenza Cobra, con la partecipazione di ministri, vertici investigativi e dei servizi segreti.
Anche re Carlo III e la regina Camilla hanno espresso cordoglio e vicinanza: «Siamo profondamente scioccati e rattristati da quanto accaduto – hanno dichiarato – in un giorno tanto significativo come Yom Kippur. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per le vittime e le loro famiglie».
Il sindaco di Manchester, Andy Burnham, ha definito l’episodio «grave» ma ha rassicurato che, dopo l’intervento della polizia, non ci sono ulteriori pericoli imminenti per la popolazione.
Tra le vittime figura anche una guardia di sicurezza della sinagoga, che secondo le prime informazioni non apparteneva alla Community Security Trust, l’organizzazione che in Gran Bretagna monitora l’antisemitismo e tutela la comunità ebraica.
Il rabbino Jonathan Romain, rabbino emerito della sinagoga di Maidenhead e attuale presidente del Rabbinic Court of Great Britain, ha parlato di «peggior incubo per ogni ebreo». «Non solo è accaduto nel giorno più sacro del calendario ebraico – ha detto all’agenzia PA – ma in un momento di grande raduno comunitario, in cui anche chi è meno religioso si unisce agli altri. Questo episodio alimenterà i timori diffusi che la violenza politica possa trasformarsi in odio religioso».









