Due ragazze di 21 anni sono morte nella tarda serata di ieri a Brivio, in provincia di Lecco, dopo essere state investite da un’auto che le ha travolte mentre camminavano sul ciglio della strada provinciale. Giorgia Cagliani e Milena Marangon (foto) si stavano recando insieme ad una terza amica, rimasta illesa, alla festa del paese. Alla guida dell’auto era un uomo di trent’anni. L’impatto, avvenuto nei pressi di una palestra, non ha lasciato scampo alle due giovani che sono morte sul colpo. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’autista è stato arrestato dopo poche ore per omicidio stradale: è un polacco che guidava un mezzo di soccorso
Giovedì scorso una ventenne spagnola a Napoli per un Erasmus, Saray Aria Fernandez, è stata investita e uccisa sulle strisce pedonali da un diciottenne alla guida di un Suv.
Più di due pedoni uccisi ogni giorno, 41 vittime nei primi venti giorni di settembre (17 solo da lunedì 15 a sabato 20), 289 da inizio 2025: “Un condominio intero di venti piani è già sparito dal nostro orizzonte”, dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, commentando i dati aggiornati dell’Osservatorio Sapidata-Asaps sui pedoni travolti e uccisi sulle strade italiane, ultime in ordine di tempo le due ragazze investite ieri sera.
Il 43% dei pedoni sono stati travolti sulle strisce pedonali. Molti quelli investiti mentre camminavano, in particolare di notte, lungo la strada (spesso senza marciapiede) e non pochi quelli travolti mentre passeggiavano proprio sui marciapiedi. Le cause? “Strade strutturalmente insicure – dice Biserni – con segnaletica orizzontale (strisce) e verticale inadeguate, per non parlare dell’illuminazione in molti tratti mancante o insufficiente. Poi, ovviamente, i comportamenti rischiosi dei conducenti: velocità eccessive, distrazione da cellulare ormai abitudinaria, alcol e stupefacenti ancora protagonisti. Importante anche la necessità per gli stessi pedoni di rendersi il più possibile visibili, in particolare nelle ore notturne”. L’Asaps ribadisce che “controlli e sanzioni per i comportamenti violatori del Codice della strada sono assolutamente insufficienti. Le violazioni sono sistematiche, continue, poco contrastate. Non esistono le regole della strada, non esiste il nuovo CdS, se c’è e continua la carestia di controlli. I numeri, quelli completi, non mentono: la situazione è molto preoccupante – sottolinea Biserni – e richiede interventi sinergici sulle strutture e uno sbarramento sui comportamenti che sfidano le regole del CdS con assoluto disprezzo della vita sulle strade in una guerra non dichiarata, ma che continua senza nessun cessate il fuoco”.