Nadia Battocletti storica ai Mondiali di atletica di Tokyo. La 25enne di Cles, reduce dall’argento nei 10.000 metri, centra una medaglia di bronzo nei 5.000 dopo un testa a testa con le due kenyote Beatrice Chebet (14’54″96) e Faith Kipyegon (14’55″07), rispettivamente oro e argento. 14’55″42 il tempo di Battocletti che regala all’Italia la settima medaglia (1 oro, 4 argenti, 2 bronzi) della manifestazione. Record storico per i colori azzurri, che mai erano apparsi più di sei volte su un podio mondiale. Superato il primato di Goteborg 1995 quando i metalli furono sei (2 ori, 2 argenti, 2 bronzi).
“Ancora non ci credo. Non era scontato fare medaglia nei 5.000 dopo aver corso i 10.000. Essere qui e poter correre con atlete del Kenya è per me un sogno. Ho deciso di non pormi limiti e di condurre la gara perché mi sentivo un po’ meno fresca. Ho visto che avevo Tsegay attaccata e sono riuscita a difendere il bronzo. Sono fiera di me stessa”, le parole, ai microfoni di RaiSport, di Battocletti brava a fare gara di testa in una giornata in cui le energie non sembravano essere infinite.
Niente finale mondiale nella staffetta dei 4×100 maschile per l’Italia. Il ricorso presentato dalla Fidal è stato rigettato visto che l’urto da dietro del primo staffettista sudafricano Shaun Maswanganyi nei confronti dell’azzurro Marcell Jacobs, pronto a ricevere il cambio, non è stato considerato un’infrazione tale da poter ammettere il quartetto italiano alla finale di domani. Il quartetto azzurro composto da Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Matteo Melluzzo aveva chiuso la batteria in 38″52, con l’undicesimo tempo, con l’eliminazione.