È morto, a 91 anni, Giorgio Armani, icona indiscussa della moda italiana e internazionale. Lo annuncia «con profondo dolore» il gruppo Armani, che comunica la «scomparsa del suo fondatore, guida e ispirazione». «Il Signor Armani – si legge nella nota diffusa – si è spento serenamente, accanto ai suoi familiari, dopo una vita interamente dedicata alla moda, alla creatività e alla sua azienda. Con instancabile energia ha lavorato fino agli ultimi giorni, seguendo le collezioni, i progetti e le tante attività che hanno reso grande il marchio».
«In quasi cinquant’anni di storia – prosegue il comunicato – Giorgio Armani ha dato vita a un universo che dalla moda ha abbracciato l’arte, il design, l’architettura, la cultura e lo sport, interpretando lo spirito dei tempi con straordinaria sensibilità e lungimiranza. La sua curiosità inesauribile e l’attenzione per le persone lo hanno reso una figura capace di dialogare con pubblici diversi, sempre fedele a un’idea di eleganza sobria e universale».
«La Giorgio Armani S.p.A. – conclude il comunicato – riflette e continuerà a riflettere l’indipendenza di pensiero e di azione che hanno guidato il suo fondatore. La famiglia e i collaboratori sono uniti nell’impegno di portare avanti con rispetto, continuità e dedizione i valori che lui ha trasmesso. Il suo esempio resta vivo nell’azienda, nei suoi progetti e nel segno che ha lasciato nella storia della moda e nella vita di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo».
Malato da tempo, lo stilista era nato a Piacenza l’11 luglio 1934. Già a giugno la sua assenza alle sfilate milanesi della maison, evento senza precedenti, aveva fatto intuire la gravità delle sue condizioni. Allora si era parlato di convalescenza dopo un ricovero, con l’amico e braccio destro Leo Dell’Orco a rappresentarlo.
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