La Cina mostra i muscoli a Pechino nella grande parata militare per celebrare l’ottantesimo anniversario della vittoria nella seconda guerra mondiale sul Giappone, e il barometro degli equilibri mondiali segna brutto tempo. La presenza di Putin (che ha firmato un accordo per un nuovo gasdotto) e del leader nordcoreano Kim Jong-un intimorisce Trump che parla di un disegno antiamericano. Alla cerimonia partecipano 23 capidi Stato e di governo, fra cui quello dell’Iran, Masoud Pezeshkian, e membri della Giunta Militare del Myanmar.
Dal palco Xi è stato netto: “Il mondo si trova di fronte a una scelta tra la pace e la guerra. La Cina è per una forza di pace e di sviluppo. Nessun bullo potrà intimidirci” ha aggiunto. Ha poi passato in rassegna le truppe militari sulla sua auto scoperta. Sulla piazza hanno sfilato vari armamenti, tra cui il nuovo missile balistico intercontinentale DF-61, in grado di trasportare testate nucleari.

“La domanda più importante a cui rispondere è se il presidente cinese Xi Jinping menzionerà o meno l’enorme quantità di sostegno e sangue che gli Stati Uniti hanno donato alla Cina per aiutarla a liberarsi da un invasore straniero molto ostile. Vi prego di porgere i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e Kim Jong-un mentre cospirate contro gli Stati Uniti” afferma il capo della Casa Bianca sul suo social Truth, augurando al presidente “Xi Jinping e al meraviglioso popolo cinese di vivere una giornata di festa grandiosa e duratura”.
“Nessuno dei tre leader ha avuto tali pensieri. Vediamo l’ironia del commento di Trump”: il Cremlino, tramite il consigliere presidenziale Yury Ushakov, ha risposto così alle accuse di cospirazione contro gli Usa. “Tutti comprendono il ruolo che l’amministrazione Trump gioca negli attuali accordi internazionali”, ha sottolineato Ushakov”.
LEGGI Trump gira a vuoto
Dopo la parata su Piazza Tienanmen, Xi Jinping, Putin e Kim hanno partecipato a un ricevimento offerto dal presidente cinese presso la Grande sala del popolo.
LEGGI L’anti-Occidente alla corte di Xi
Infine, il bilaterale fra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano: non è un gran segnale per l’Ucraina. KIm, che già sostiene nella guerra la Russia con le sue truppe, è salito sull’auto presidenziale di Putin, una Aurus President made in Russia, per raggiungere il luogo dei colloqui, come ha fatto lunedì con il premier indiano Narendra Modi a Tianjin. Nella notte bombardamenti russi sull’Ucraina.