In un incontro tenutosi nella capitale cinese, il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto il primo ministro slovacco Robert Fico, l’unico leader di un Paese membro dell’Unione Europea presente sia alla parata per il Giorno della Vittoria a Mosca lo scorso maggio, sia all’evento internazionale ospitato oggi in Cina. I due leader hanno rilasciato brevi dichiarazioni alla stampa, toccando temi chiave della politica internazionale, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, all’allargamento della NATO e ai rapporti fra Russia e Unione Europea.
Nel suo intervento, Putin ha nuovamente respinto le accuse secondo cui Mosca avrebbe intenzione di attaccare l’Europa, ed ha anzi dichiarato di essere persino favorele ad eventuali garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Il presidente russo ha inoltre sottolineato che il suo Paese non si è mai opposta all’eventuale adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, ma ha ribadito la storica contrarietà all’ingresso di Kiev nella NATO, motivata da ragioni di tipo securitario. Secondo il presidente russo, infatti, l’Alleanza Atlantica starebbe tentando di assorbire l’intero spazio post-sovietico, costringendo così la Russia a difendere i propri interessi strategici.
«Valutiamo molto positivamente la politica estera indipendente che lei e il suo governo portate avanti», ha affermato Putin rivolgendosi a Fico, sottolineando l’importanza del dialogo con quei leader europei disposti a mantenere una linea autonoma rispetto alla posizione dominante in seno all’UE.
Da parte sua, Robert Fico ha colto l’occasione per difendersi dalle critiche ricevute dagli altri Stati membri dell’Unione Europea per la sua partecipazione agli eventi russi e cinesi. Ha dichiarato di voler rendere omaggio a tutte le vittime della Seconda guerra mondiale, rimarcando allo stesso tempo il pieno impegno della Slovacchia verso l’Unione Europea. Tuttavia, Fico ha anche ammesso di non comprendere alcune decisioni prese a Bruxelles, facendo ovviamente riferimento diretto alle autorità dell’Ue.
Il premier slovacco ha inoltre sostenuto la necessità di una normalizzazione dei rapporti economici tra UE e Russia, denunciando gli attacchi dell’Ucraina alle infrastrutture energetiche che trasportano gas russo verso Slovacchia e Ungheria. Questi attacchi, secondo Fico, metterebbero a rischio la sicurezza energetica della regione.
Fico ha infine affrontato la questione dell’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea, affermando che «ogni Paese ha diritto a una prospettiva europea», ma ha anche avvertito che Kiev dovrà soddisfare tutti i criteri richiesti per l’ingresso nel blocco. «I criteri politici non possono prevalere su quelli di preparazione», ha dichiarato, ribadendo la sua posizione storica contraria all’ingresso dell’Ucraina nella NATO.