Si è spento all’età di 94 anni Emilio Fede, uno dei volti più noti del giornalismo televisivo italiano. Era ricoverato da tempo nella residenza sanitaria San Felice di Segrate, alle porte di Milano. «Fino a ieri era ancora lucido», aveva riferito in mattinata una persona vicina alla famiglia, facendo sperare in un miglioramento nelle condizioni del giornalista. Tuttavia, nel pomeriggio la situazione è precipitata.
La famiglia Fede aveva chiesto riservatezza, ma la notizia del peggioramento delle condizioni del giornalista è trapelata rapidamente. «Noi non avremmo voluto che la notizia uscisse fino a che le cose non si fossero risolte in un modo o nell’altro», ha dichiarato la figlia Sveva ai cronisti. «Però poi alla fine voi l’avete saputo e abbiamo pensato che era una bella cosa, perché lui si meritava questo saluto e questo cenno d’onore da parte di tutti i suoi colleghi». E ancora: «Tutti voi giornalisti siete con lui e lui è contento».
Nato a Napoli nel 1931, Emilio Fede ha iniziato la sua carriera collaborando con testate come Il Momento – Mattino, Il Messaggero e la Gazzetta del Popolo di Torino, per la quale è stato inviato speciale. L’ingresso in Rai avvenne nel 1958 con il programma per ragazzi «Il circolo dei castori», condotto insieme a Enza Sampò.
Nel 1976 divenne conduttore del Tg1, di cui assume la direzione nel 1981. Fede fu la voce del Berlusconismo negli anni d’oro di Forza Italia. Memorabili le sue dirette da Retequattro. Negli ultimi tempi i rapporti con l’ex Cavaliere si raffreddarono dopo alcune testimonianze al processo delle Olgettine.
Sposato dal 1965 con la giornalista e senatrice Diana de Feo, scomparsa nel 2021, lascia due figlie, Sveva e Simona. Con la morte di Fede si chiude un capitolo importante del giornalismo italiano, fatto di televisione, cronaca e protagonismo, ma anche di una voce che ha attraversato più di mezzo secolo di storia del Paese.