Home / Notizie / Manovra, Freni: “stop austerity, più sgravi e sostegno alla natalità”

Manovra, Freni: “stop austerity, più sgravi e sostegno alla natalità”

RIMINI – La prossima legge di bilancio «prevederà misure per alleggerire ulteriormente il carico che grava su cittadini e imprese» e «non ci sarà bisogno di stringere la cinghia» perché «la stagione dell’austerity per fortuna si è chiusa». Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, in un’intervista a IlSussidiario.net.

«La riduzione della pressione fiscale è una priorità di questo Governo», spiega Freni, «Forse qualcuno ha già dimenticato che abbiamo ridotto in modo strutturale il cuneo fiscale e l’Irpef. Ora è il momento di una nuova rateizzazione delle cartelle fiscali per aiutare milioni di partite Iva, professionisti, commercianti e artigiani onesti che non sono riusciti a pagare tutte le tasse». Freni esclude contrapposizioni tra le diverse misure: «Non c’è alcuna contrapposizione tra la rateizzazione delle cartelle fiscali e la riduzione dell’Irpef per il ceto medio. Si troveranno le risorse per fare entrambe le cose, nel rispetto dei conti pubblici e, soprattutto, delle esigenze dei cittadini».

Il sottosegretario risponde anche alle critiche dell’opposizione in tema di conti pubblici: «La sinistra ci accusa di essere spendaccioni e di mettere in pericolo i conti pubblici. I numeri dicono l’esatto contrario: lo spread è sotto gli 85 punti, la crescita acquisita per il 2025 è già allo 0,5% e quindi vicinissima all’obiettivo annuale dello 0,6%. Per non parlare degli acquisti record degli investitori esteri sul debito italiano». E ha ribadito: «La stagione dell’austerity per fortuna si è chiusa e non sarà di certo questo Governo a riaprirla», escludendo politiche di rigore nella prossima manovra.

Freni si è espresso anche sul tema della natalità: «Il calo della natalità intercetta una dimensione di medio‑lungo periodo. Non servono misure tampone, ma la messa a terra di un disegno organico. È proprio quello che sta facendo questo Governo fin dal suo primo giorno di attività. Il potenziamento dell’Assegno unico lo dimostra chiaramente così come le risorse stanziate a favore delle lavoratrici madri. La prossima Legge di bilancio implementerà e rafforzerà questo percorso».

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EDICOLA