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Regionali, Calenda lontano dal campo largo. Renzi: “costruire casa comune centrosinistra”

ROMA – Una falla nel campo largo emerge con forza dalla Toscana: Carlo Calenda si distanzia dall’alleanza con Pd e M5s, accusando la coalizione di aderire a un “patto con tanti desiderata ideologici”. A stretto giro, Matteo Renzi risponde esortando a soprassedere e a privilegiare il bipolarismo: “Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee”.

Il dissidio tra le due anime dell’ex Terzo Polo si intreccia con il pressing del centrodestra su Azione, in particolare in Campania e in vista delle amministrative milanesi. Intanto, nelle ultime ore il centrosinistra ha riunito i suoi leader – da Elly Schlein a Giuseppe Conte –, per discutere della situazione in Calabria: il tavolo regionale di sabato dovrebbe consacrare la candidatura di Pasquale Tridico, eurodeputato M5s, su cui si sta costruendo una solida convergenza.

Italia Viva presenta ancora qualche riserva, ma le parole di Renzi potrebbero attenuarle: “per non regalare il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida”. Calenda replica però con nettezza: “Il Terzo polo … ha fatto la campagna elettorale per il rigassificatore di Piombino e contro il reddito di cittadinanza. Caro Matteo Renzi, siamo in Parlamento perché gli elettori hanno votato questo programma non quello della Taverna. Ad Azione tanto basta”. Da Renzi, invece, arriva l’appello a costruire “una casa comune del centrosinistra: caro Carlo, se continuerai a dividere come con il Terzo Polo, sarà l’ennesima occasione persa”.

In Toscana, la situazione è tesa: entro metà settimana Eugenio Giani ha convocato l’assemblea di coalizione per chiarire le posizioni prima del voto del 12-13 ottobre. In parallelo, il centrodestra arranca sul fronte delle liste: in Toscana FdI e FI faticano a trovare un’intesa su quella civica per sostenere Alessandro Tomasi, mentre in Veneto resta il braccio di ferro tra Meloni e Salvini sul successore di Zaia.

In Puglia nessun vertice è previsto a breve, mentre in Campania si valutano nomi come Giosy Romano ed Edmondo Cirielli. Mara Carfagna, del partito di Noi Moderati, lancia un appello all’area riformista: “Non riesco a immaginare che sindaci e consiglieri … si impegnino a sostegno della scelta populista ed estremista del Pd”.

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