Home / Notizie / Stati Uniti, nuove sanzioni contro la Corte Penale Internazionale in difesa di Netanyahu

Stati Uniti, nuove sanzioni contro la Corte Penale Internazionale in difesa di Netanyahu

WASHINGTON – L’amministrazione Trump ha annunciato mercoledì nuove sanzioni contro funzionari della Corte Penale Internazionale (Cpi), in risposta ai procedimenti avviati contro esponenti israeliani per presunti crimini di guerra a Gaza. Le misure colpiscono due giudici e due procuratori, tra cui il magistrato Guillou, che ha presieduto il collegio pre-processuale per il mandato d’arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Sanzionati anche i viceprocuratori Khan e Niang, coinvolti nell’inchiesta che ha portato, lo scorso novembre, all’emissione di mandati contro Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il leader di Hamas Ibrahim al-Masri. Le accuse riguardano presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi durante il conflitto nella Striscia di Gaza.

Le sanzioni, formalizzate dal Dipartimento del Tesoro, prevedono il congelamento di eventuali beni detenuti negli Stati Uniti e il blocco dell’accesso al sistema finanziario statunitense. Si tratta della seconda tornata di misure in meno di tre mesi: lo scorso giugno, altri quattro giudici della Cpi erano stati sanzionati con la motivazione di “azioni illegittime e infondate” contro interessi americani e israeliani.

Netanyahu ha elogiato il nuovo pacchetto di sanzioni statunitensi contro i funzionari della Corte Penale Internazionale, definendolo una presa di posizione decisiva in difesa di Israele. “Mi congratulo con Marco Rubio, segretario di Stato degli Stati Uniti, per aver deciso di imporre sanzioni ai giudici della Corte dell’Aia”, ha dichiarato in un comunicato.

La Cpi, che aveva già definito le precedenti sanzioni un attacco diretto all’indipendenza giudiziaria, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali al momento. La misura ha suscitato critiche da parte di organizzazioni internazionali e giuristi, che vedono in queste azioni un tentativo di ostacolare il funzionamento della giustizia penale internazionale.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *