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Donna investita e uccisa, tre ragazzini tolti alle famiglie dopo tentativo di fuga

MILANO – Dopo un tentativo di fuga, tre dei quattro ragazzini che hanno investito e ucciso la 71enne Cecilia De Astis nel quartiere di Gratosoglio a Milano, sono stati tolti alla famiglia e portati in una comunità protetta. Un quarto è irrintracciabile. Il provvedimento d’urgenza si è reso necessario dopo che le famiglie si erano allontanate dal luogo di dimora senza comunicare le loro intenzioni, nonostante la buona collaborazione prestata durante la prima fase delle indagini. Il provvedimento è stato assunto d’intesa con la Procura minorile, che aveva appena avanzato dei ricorsi urgenti a tutela dei minori ed era in attesa delle necessarie determinazioni del Tribunale.

Una minore è stata fermata, con la collaborazione della Polizia Stradale del Compartimento Piemonte, sull’autostrada A6 Torino-Savona all’altezza del casello di Fossano in direzione Ventimiglia. Due fratelli, tra cui il conducente dell’auto che ha provocato il decesso della signora De Astis, sono stati fermati in Piemonte in un terreno agricolo nel Comune di Beinasco. Tutti e tre i minori saranno collocati in comunità protette con la collaborazione del pronto intervento minori del Comune di Milano. Sono in corso le attività per rintracciare il quarto minore.

Durante i funerali di Cecilia De Astis nella Chiesa di San Barnaba a Milano, i figli della vittima hanno espresso dolore e rabbia. Gaetano Di Terlizzi ha dichiarato: “A 12 anni un minimo di coscienza la devi avere. Devi sapere cosa è giusto e sbagliato”, sottolineando la responsabilità anche delle famiglie. Filippo Di Terlizzi ha invece ricordato che i minori coinvolti non avevano piena consapevolezza e ha lanciato un appello: “Aiutiamoci come società… il presente è che la mia mamma non c’è più”.

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