ROMA – L’arrivo dell’anticiclone Caronte ha indotto i viticoltori di tutta Italia ad anticipare la vendemmia 2025. Nonostante le elevate temperature e il raccolto prematuro, gli enologi sostengono il buono stato sanitario dei vigneti, mantenedo alte le aspettative qualitative. Lo conferma Anselmo Guerrieri Gonzaga, produttore trentino di San Leonardo: “le prime impressioni indicano un’annata promettente sia per qualità che per quantità”.
Anche il Piemonte guarda avanti con fiducia: il Consorzio dell’Alta Langa Docg segnala l’avvio della raccolta del Pinot nero con qualche giorno di anticipo. In Liguria, Diego Bosoni (Lunae) ha anche accusato la primavera di essere stata “un po’ ballerina”, ma precisa: “Grazie al microclima che ci caratterizza, tra mare e montagna, e alla bravura dei ragazzi in vigna siamo arrivati alla stagione estiva con vigneti in piena salute”.
Spostandosi in Toscana, nella zona del Brunello di Montalcino, Bianca Ferrini di Giodo spiega che sarà “una vendemmia gestita con un 80% di tecnica e 20% di istinto”, dopo l’ondata di caldo anomalo di fine giugno. In Maremma, l’annata si prospetta eccellente per qualità e aromaticità delle uve. In Sicilia, infine, Alberto Tasca osserva che “le rese delle varietà autoctone si preannunciano buone”, completando un quadro nazionale in cui l’anticipo della raccolta non frena l’ottimismo.
