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Ucraina, JD Vance: “Accordo non accontenterà né Kiev né Mosca”

WASHINGTON – Il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha ribadito in un’intervista a Fox News la linea dell’amministrazione Trump sulla guerra in Ucraina, anticipando i temi che saranno centrali nel vertice di metà agosto in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. Vance ha chiarito di non ritenere “produttivo” un incontro tra il presidente russo e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky prima del faccia a faccia con Trump: “Alla fine è il presidente americano che deve riunire queste due parti. Parleremo con l’Ucraina, manterremo aperto il dialogo, ma fondamentalmente si tratta di qualcosa in cui il presidente deve costringere Putin e Zelensky a sedersi a un tavolo”.

Vance ha illustrato la volontà di arrivare a un accordo di pace, pur consapevole delle difficoltà, illustrate anche nel messaggio dei leader europei: “L’accordo alla fine non renderà felici né la Russia né l’Ucraina. Cercheremo di trovare una soluzione negoziata con cui sia gli ucraini che i russi possano convivere. Probabilmente alla fine sia gli uni che gli altri saranno scontenti”. Ha poi precisato: “Abbiamo chiuso con il finanziamento del business della guerra in Ucraina”, Washington non intende continuare a inviare fondi pubblici a Kiev: “Vogliamo fermare le uccisioni. Ma gli americani, credo, sono stanchi di continuare a inviare il loro denaro, i dollari delle loro tasse, a questo specifico conflitto. Se però gli europei vogliono farsi avanti ed effettivamente acquistare le armi da produttori americani, per noi va bene. Ma noi non finanzieremo più”.

Il vicepresidente ha anche raccontato la posizione di Trump sul vertice in Alaska: “Forse funzionerà, forse no, ma ne vale la pena, vale la pena tentare”, ha detto il presidente americano, secondo Vance. L’obiettivo è arrivare a un cessate il fuoco e aprire una fase di negoziato, con Trump nel ruolo di mediatore per convincere Putin e Zelensky a sedersi allo stesso tavolo.

Sul fronte internazionale, Vance ha confermato che la Casa Bianca sta valutando anche contromisure verso altri Paesi coinvolti economicamente con Mosca: “Donald Trump sta valutando sanzioni contro la Cina per l’acquisto di petrolio russo”, ha detto, ricordando che nei giorni scorsi il presidente ha già annunciato un aumento dei dazi al 50% contro l’India per lo stesso motivo.

Secondo il vicepresidente, la condanna dell’invasione russa resta ferma, ma il tempo è maturo per voltare pagina: “Naturalmente condanniamo l’invasione che è avvenuta, ma serve la pace e l’unico modo per raggiungerla è parlare. La via per la pace è avere un leader risoluto che si sieda e costringa le persone a unirsi”.

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