Home / Notizie / Ponte sullo Stretto, il sì del governo. Costerà 13,5 miliardi

Ponte sullo Stretto, il sì del governo. Costerà 13,5 miliardi

ponte stretto cipess

ROMA – Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. L’opera, dal costo complessivo di 13,532 miliardi di euro interamente coperti da fondi pubblici già stanziati, sarà il ponte sospeso a campata unica più lungo al mondo: 3.300 metri di luce centrale su un totale di 3.666 metri, sorretti da due torri alte 399 metri.

La premier Giorgia Meloni ha definito l’infrastruttura “un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia. Ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate. Lo facciamo per dare lavoro e opportunità oggi, e per lasciare un’Italia più connessa e competitiva domani”.

Salvini: via libera “una giornata storica”

Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha esaltato il via libera come “una giornata storica” e ha illustrato i numeri: 6.000 veicoli l’ora e fino a 200 treni al giorno, grazie a una piattaforma larga circa 60 metri che ospiterà sei corsie stradali (tre per senso di marcia) e due binari ferroviari. Sono previste inoltre due corsie di servizio e marciapiedi laterali. I collegamenti stradali e ferroviari superano i 40 chilometri, di cui l’80% in galleria.

La struttura sarà progettata per resistere a eventi sismici e venti estremi, dotata di sistemi di monitoraggio intelligente per manutenzioni predittive. In Calabria e Sicilia saranno realizzati nuovi raccordi autostradali e ferroviari, stazioni e un centro direzionale multifunzionale a Villa San Giovanni.

Salvini ha anche dichiarato: “Che possa essere un dual-use, che dunque ci sia uso multiplo anche per motivi di sicurezza, è evidente. Non mi faccia entrare nel campo di lavoro dei colleghi Giorgetti e Crosetto saranno loro a decidere cosa rientra in quell’aumento di spese. Se vorranno inserirlo, l’utilizzo anche per scopi non solo civili, turistici e di lavoro c’è”. Sempre secondo il segretario della Lega, l’opera sarà pronta tra il 2032 e il 2033.

«L’approvazione definitiva da parte del Cipess è un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di questa importante infrastruttura, strategica sia per il Sud che per tutta l’Italia». Afferma invece in una nota Luigi Sbarra, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per le politiche per il Sud, sottolineando come si tratti di «un’ulteriore ennesima dimostrazione del governo Meloni di puntare decisamente alla crescita e allo sviluppo del Mezzogiorno attraverso politiche pubbliche concrete ed efficaci».

Le opposizioni attaccano: “Un’opera sbagliata e pericolosa”

Dura la replica delle opposizioni. Per Angelo Bonelli (Avs), il Ponte è “il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia. 14,6 miliardi senza un solo euro di investimenti privati, con un pilone su una faglia attiva e il parere negativo dell’ambiente ignorato”. Bonelli denuncia lo svuotamento del fondo per la mobilità sostenibile, i tagli alla manutenzione stradale (1,5 miliardi) e allo sviluppo e coesione (6 miliardi), accusando il governo di “schiaffo alla trasparenza e alla legalità”.

Anche Maria Stefania Marino (Pd) parla di “roulette russa sullo sviluppo del Sud”: “Troppe incognite e rischi. L’opera calpesta ambiente, sicurezza, norme europee e buon senso. Ignorate le prescrizioni della Commissione VIA-VAS e minimizzati gli impatti ambientali irreversibili, già ammessi dai proponenti. Nessun parere da enti come INGV, e l’ISPRA ha sollevato gravi perplessità”.

Nicola Fratoianni (Avs) ha definito il Ponte “una scelta folle da ogni punto di vista. Un buco nero che distrarrà risorse pubbliche fondamentali per affrontare vere emergenze. Le regioni coinvolte hanno bisogno di ferrovie, acqua potabile e trasporti, non di propaganda in cemento”.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *