GAZA – “E’ un errore grave invadere Gaza”. Cosi’ il vicepremier Antonio Tajani, fuori dalla Camera dei deputati. “Siamo pronti a nuove sanzioni contro i coloni violenti. Basta bombardamenti, basta invasioni. Hamas rilasci gli ostaggi ma Israele non deve cadere nella trappola di Hamas. Bisogna lavorare per la pace”, osserva. Anche l’Unione europea rigetta “qualsiasi modifica demografica e territoriale” della Striscia che vadano contro il diritto internazionale. Gaza deve essere parte di uno Stato di Palestina e Hamas non deve avere alcun ruolo”. Lo ha detto Anitta Hipper, portavoce della Commissione Ue, spiegando che quella su Gaza da parte dell’Ue “è una posizione chiara” e ribadendo la “necessità che gli ostaggi siano liberati”. La decisione definitiva del governo israeliano era prevista entro stasera, ma cominciano ad emergere divisioni.
Convocato ambasciatore polacco. Il governo israeliano ha convocato l’ambasciatore polacco, Maciej Hunia dopo le dichiarazioni del premier Donald Tusk, che ha accusato Tel Aviv di affamare i cittadini di Gaza.
Bombardato centro sportivo. Sul fronte militare, ha destato scalpore il bombardamento dell’Al-Zeitoun Sports Club considerato una delle più antiche istituzioni sportive della Striscia di Gaza. Fondato nel 1981, nel corso dei decenni è stato la culla di generazioni e un importante centro sportivo, comunitario e culturale, costruito grazie agli sforzi dei suoi membri. Ma dall’alba di venerdì scorso, non esiste più: un bombardamento aereo ha provocato la completa distruzione dell’edificio a quattro piani che lo ospitava e che comprendeva il palazzetto dello sport, la sala eventi sociali, gli uffici amministrativi e le sale delle attività della comunità e dei giovani.
I dati tragici dell’Unicef. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ha dichiarato che nella Striscia di Gaza sono stati uccisi in media 28 bambini al giorno.