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Parlamento in ferie: in autunno riforme Rai, giustizia e caccia

Ministro Economia Giorgetti

ROMA – Archiviata la sessione estiva, il Parlamento si prepara a un autunno denso di scadenze legislative. Dopo aver approvato sei decreti prima della pausa – alcuni con voto di fiducia – Camera e Senato riprenderanno i lavori a settembre con altri provvedimenti urgenti da convertire.

Tre i decreti principali in calendario: il decreto Agenas, che prevede il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e partirà dal Senato; il decreto Terra dei Fuochi, approvato il 30 luglio dal Consiglio dei ministri, anch’esso destinato al Senato; infine, il decreto Giustizia, approvato il 4 agosto, che sarà esaminato dalla Camera.

Ma il ritorno in Aula sarà segnato anche dal confronto su importanti riforme costituzionali. Alla Camera si attende il terzo passaggio della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, il cui esame definitivo spetterà al Senato tra fine ottobre e novembre, dopo i tre mesi previsti dalla Costituzione. Un passaggio che rischia di slittare a gennaio per la concomitanza con la sessione di bilancio, che quest’anno inizierà da Palazzo Madama.

Parallelamente, dovrebbe riprendere il cammino parlamentare del premierato, finora rallentato. La maggioranza è intenzionata a rilanciare l’iter in autunno, valutando possibili modifiche al testo, con tempi che potrebbero allungarsi. Alla Camera, inoltre, si riaprirà il dossier sulla legge elettorale e inizierà l’esame del disegno di legge sui poteri di Roma Capitale. (nella foto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti).

Al Senato, l’autunno vedrà anche l’avvio della riforma della Rai, con un testo unitario della maggioranza che ha già suscitato le proteste delle opposizioni. L’obiettivo è ottenere un primo via libera prima dell’apertura della sessione di bilancio, evitando possibili contestazioni da parte dell’UE.

Un altro tema controverso sarà la riforma della caccia, con un’ondata di emendamenti già presentati dalle minoranze. Sempre al Senato, la Giunta per le autorizzazioni dovrà valutare la richiesta della ministra Daniela Santanchè di attivare un conflitto di attribuzione per le inchieste a suo carico.

Infine, in ottobre è previsto l’approdo in Aula della riforma del voto nei comuni sopra i 15mila abitanti, con la riduzione dei ballottaggi sostenuta dal centrodestra. E mentre l’opposizione promette battaglia sul fine vita, per il governo l’appuntamento cruciale resta il Documento Programmatico di Bilancio da inviare entro il 20 ottobre a Bruxelles, passaggio preliminare alla manovra economica.

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