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Giubileo, la messa finale: un milione di giovani. Il Papa cita Gaza e Ucraina

ROMA – Si è concluso a Tor Vergata il Giubileo dei Giovani 2025, con la messa presieduta da Papa Leone XIV davanti a oltre un milione di partecipanti. L’elicottero con a bordo il Pontefice è atterrato alle 7.30. Dopo un giro in papamobile tra la folla, il Papa ha salutato i pellegrini in diverse lingue augurando “buona domenica” e ha dato inizio alla celebrazione eucaristica alle 9.30, accompagnata da cori sacri e da un imponente apparato audio-video con 180 torrette dislocate sull’intera area.

I giovani, provenienti da ogni continente, hanno trascorso la notte in sacchi a pelo nonostante la pioggia, trasformando l’attesa in un momento di festa. La sicurezza dell’evento è stata garantita da un dispositivo coordinato dalla Questura di Roma con oltre 10.000 operatori tra forze dell’ordine, volontari e personale della Protezione Civile.

Nell’omelia, Papa Leone XIV ha richiamato i giovani a non temere la fragilità, paragonando l’umanità a un prato che si rinnova: “Siamo fatti per un’esistenza che si rigenera nel dono e nell’amore”. Il Pontefice ha esortato a non cercare surrogati passeggeri per la sete di senso: “La pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo, ma da ciò che accogliamo e condividiamo”. Ha citato i giovani palestinesi e dei Kiev: “”Siamo piu’ vicini che mai ai giovani che soffrono i mali piu’ gravi, causati da altri esseri umani. Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell’Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra”, “voi siete il segno che un mondo diverso e’ possibile: un mondo di fraternita’ e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo”.

La giornata ha segnato il culmine del più grande evento giubilare organizzato negli ultimi 25 anni. La mobilitazione logistica ha previsto servizi straordinari per il deflusso dei pellegrini verso le stazioni della metropolitana, sotto il controllo della Sala Grandi Eventi della Questura. Il Giubileo dei Giovani si chiude così con un bilancio positivo in termini di partecipazione, ordine pubblico e impatto simbolico. Un appuntamento che ha ribadito il legame profondo tra il papato e le nuove generazioni.

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