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L’Ue sui dazi: “Abbiamo fatto quello che gli Stati volevano”

Dopo due giorni di critiche, la Commissione europea prova a replicare. “Abbiamo fatto quello che gli Stati volevano”. Interviene Olof Gill, uno dei portavoce. “L’accordo con gli Stati Uniti non implica alcuna rinuncia sulla sovranità della Ue sulla legiferazione del settore digitale, né modifiche alle regole comunitarie sulla sicurezza alimentare”. Gill è stato interpellato su alcune affermazioni giunte dagli Usa durante il briefing di metà giornata con la stampa. “Non cambiamo le nostre regole, non rinunciamo al nostro diritto di regolamentare lo spazio digitale ha detti -. E questo vale anche per gli standard alimentari. Il nostro sistema di sicurezza alimentare resta pienamente in vigore”.

“Qualche settimana fa parlavamo di un dazio generalizzato del 30% e all’inizio dell’incontro tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump questa è stata la richiesta da parte Usa. Ora abbiamo raggiunto un tetto tariffario generalizzato del 15%, che non è la soluzione perfetta né per l’Ue né per gli Stati Uniti. Crediamo che ci offra una piattaforma per andare avanti, per lasciarci alle spalle questa saga e concentrarci sullo sviluppo del commercio transatlantico, per cooperare in aree chiave di importanza economica e geopolitica in un mondo instabile. E siamo fiduciosi che questo possa godere del sostegno dei nostri Stati membri, delle nostre imprese, dei nostri cittadini. Stiamo prendendo il meglio da una situazione difficile e siamo determinati a far funzionare questo accordo”. 

“Siamo fiduciosi di aver scongiurato lo scenario peggiore, di aver creato la prevedibilita’ e la stabilita’ che i nostri Stati membri e la nostra industria ci hanno chiesto in una situazione difficile”. 

Sulla situazione, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani si mostra possibilista: “Ancora non si capisce, non si conoscono i dettagli, è ancora tutto aperto. Quindi, quando si farà un’analisi approfondita in base alle decisioni prese, poi si potrà lavorare per aiutare le imprese. Questa è una priorità per noi, ma ancora stiamo lavorando, combattendo per tutelare i settori imprenditoriali che possono essere a rischio”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani,

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