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Chi è Michele Noschese “dj Godzi” morto a Ibiza, accuse alla polizia

Dj Godzi

Era una star mondiale della musica “techno” e stava partecipando a una festa privata. Morto dopo una rissa con la polizia, ora sotto accusa


NAPOLI – È un giallo la morte improvvisa di Michele Noschese, nome d’arte Godzi, dj producer napoletano notissimo negli ambienti della musica elettronica e techno.

Noschese, 35 anni, è morto nella notte tra venerdì e sabato a Ibiza, dove viveva da oltre dieci anni, in circostanze ancora tutte da chiarire, su cui la polizia spagnola sta cercando di fare luce. A quanto sostengono i testimoni, la cui versione è rilanciata dai social, sarebbe nato un alterco con gli agenti. Noschese è stato pestato a morte, non è stato portato in ospedale, ma direttamente in obitorio.

Oltre che nell’isola delle Baleari, vero tempio della movida internazionale, il giovane artista si esibiva anche in diverse città d’Europa, da Londra a Parigi a Barcellona, e negli Stati Uniti. Prima di dedicarsi alla musica si era laureato in Economia e aveva trascorsi nel calcio professionistico: rifiutò la serie A svizzera quando comprese che il suo futuro era nella musica. E qui, negli ambienti delle comunità dei clubber italiani e internazionali, ha lasciato un vuoto profondo, come si comprende dando uno sguardo ai messaggi di cordoglio che si susseguono in queste ore.

Deejay e producer di talento, Noschese ha saputo conquistare con la sua musica i dancefloor di tutta Europa, diventando punto di riferimento per giovani e colleghi. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato trovato morto in condizioni che non presentavano immediati segni di violenza; le autorità locali hanno aperto un’inchiesta per definire le cause esatte della morte; è stata effettuata l’autopsia. Al momento non sono stati resi noti né dettagli ufficiali né dichiarazioni precise.

Michele Noschese era nato a Napoli e aveva investito impegno e creatività nella musica già da giovanissimo. La sua passione per il djing lo aveva portato rapidamente dalle consolle delle serate partenopee ai migliori locali d’Italia e, successivamente, d’Europa.

Nonostante la popolarità artistica, Noschese era molto discreto riguardo alla sua sfera personale e, secondo quanto emerge dalle cronache e dai ricordi di amici e collaboratori, non risultano notizie ufficiali riguardanti un matrimonio o la presenza di figli. La sua pagina social e le testimonianze raccolte ricordano soprattutto un giovane uomo dedito alla musica e alle relazioni con amici e colleghi.

A dare per prima la notizia della sua scomparsa è stata la piattaforma artistica di dj-producers Mood Child Art che lo ricorda per il suo “cuore gentile” e per la pubblicazione del suo edit “Love This Game”.

Le cause della morte non sono ancora chiare ma la polizia spagnola starebbe ricostruendo le sue ultime ore. La carriera di Michele Noschese è stata intensa e poliedrica. Conosciuto con lo pseudonimo di Godzi, si era fatto largo tra le nuove leve della musica elettronica italiana, imponendosi per il suo stile energico e la capacità di far ballare pubblico e addetti ai lavori. Era considerato una stella emergente della house e della techno.

Le sue serate nei locali di Ibiza e la partecipazione a festival europei come dj e producer gli avevano garantito una solida reputazione tra clubber e addetti ai lavori. Il suo talento nel mixare generi e proporre progetti musicali innovativi aveva fatto sì che diventasse richiesto nelle serate più frequentate, riuscendo a fondere la tradizione dance napoletana con le tendenze internazionali.

Durante la sua carriera ha espresso un forte spirito creativo anche nella produzione musicale, collaborando con altri artisti e lasciando un’impronta nei club più importanti del circuito. Oltre al dj-set, amava esplorare la produzione, ponendosi come figura di riferimento tra i giovani aspiranti deejay.

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