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Sanzioni alla Russia, c’è l’intesa Ue. Zelensky: «Essenziale, grazie»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

L’adozione formale è attesa ora al Consiglio Affari generali. Von der Leyen: «Pressione resta alta finché Putin non metterà fine alla guerra»


Il Comitato degli ambasciatori dei 27 Paesi membri ha raggiunto un’intesa a Bruxelles sul 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riferiscono diverse fonti diplomatiche al termine della riunione del Coreper. L’adozione formale del pacchetto è attesa oggi al Consiglio Affari Generali.

Subito il commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha definito il nuovo pacchetto, «una decisione essenziale e tempestiva, soprattutto ora che la Russia ha intensificato la brutalità degli attacchi contro le nostre città e villaggi». «Ringrazio la presidente von der Leyen e tutti i leader degli Stati membri per la loro unità e fermezza – ha aggiunto su X –. Un ringraziamento anche al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e alla Danimarca per l’avvio positivo della sua presidenza Ue».

Von der Leyen: «Colpiamo il cuore della macchina russa»

«Accolgo con favore l’accordo sul nostro 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia – ha scritto su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen –. Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa, mirando ai settori bancario, energetico e militare-industriale. Con l’introduzione di un nuovo price cap dinamico sul petrolio, la pressione resta alta. E lo sarà finché Putin non metterà fine alla guerra. Grazie alla presidenza danese per questo primo importante risultato».

Le principali novità del pacchetto

L’accordo introduce misure significative nei settori energetico, finanziario e commerciale. Tra le principali novità figura un nuovo meccanismo dinamico di price cap sul petrolio russo, che stabilirà il tetto massimo a un prezzo inferiore del 15% rispetto alla media di mercato: il prezzo sarà ridotto di 60 centesimi, portandosi attorno a 47,6 dollari al barile. Il pacchetto prevede inoltre un nuovo divieto di transazioni relative ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, e l’estensione dell’elenco della cosiddetta “flotta ombra” – utilizzata per eludere le sanzioni petrolifere – con l’aggiunta di 105 nuove navi, per un totale di oltre 400 unità. Tre navi giapponesi sono state escluse dall’elenco.

In ambito finanziario, l’attuale limitazione al sistema Swift viene trasformata in un divieto totale. L’elenco delle banche russe sanzionate viene quasi raddoppiato, con l’aggiunta di 22 nuovi istituti di credito.

Sul fronte tecnologico

Sul fronte tecnologico, vengono ulteriormente ristretti gli accessi della Russia a tecnologie a duplice uso e avanzate. Viene inoltre introdotto un divieto di importazione di prodotti petroliferi raffinati ottenuti da greggio russo in Paesi terzi, con l’eccezione di Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Svizzera. La misura punta a chiudere una scappatoia che finora ha consentito alla Russia esportazioni indirette. Il pacchetto include anche un divieto di transazioni legate al Fondo russo per gli investimenti diretti, ai suoi asset e agli enti finanziari che lo supportano, con l’obiettivo di limitare ulteriormente l’accesso di Mosca ai mercati internazionali e alle valute estere.

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Zelensky parla con Macron su armi

“Ho avuto una conversazione molto sostanziale e durata un’ora con il Presidente della Francia, @EmmanuelMacron”, scrive il presidente ucraino su X descrivendo una discussione sulla situazione al fronte ucraino. “Sono grato a Emmanuel per la sua visione davvero strategica e per la sua disponibilità ad aiutare esattamente con ciò di cui i nostri soldati hanno bisogno”, aggiunge. “Abbiamo parlato nel dettaglio anche del rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina, in particolare della fornitura di missili per i sistemi SAMP/T e del finanziamento per droni intercettori. Prepareremo decisioni congiunte con la Francia e altri partner, a livello dei ministri della Difesa e degli Esteri, per nuovi passi volti a proteggere il nostro popolo dagli attacchi russi”.

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In particolare Zelensky spiega l’accordo raggiunto sull’addestramento dei piloti per i jet Mirage: “La Francia è pronta a formare ulteriori piloti utilizzando nuovi velivoli. Abbiamo discusso del nostro lavoro nell’ambito della “Coalizione dei Volenterosi” e dell’attuazione degli accordi presi nel nostro recente incontro. Ho ringraziato la Francia per il suo contributo concreto alla definizione e al progresso del 18º pacchetto di sanzioni dell’UE”.

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