Le indagini collegate a quelle di marzo che hanno portato agli arresti domiciliari Oggioni. Tra gli indagati anche l’architetto Stefano Boeri
La Procura di Milano ha chiesto sei misure cautelari nell’ambito di un nuovo filone d’inchiesta sulla gestione urbanistica della città, coordinato dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Tra queste, figurano due richieste di arresti domiciliari: una per Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, e una per Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato del gruppo immobiliare Coima.
Le accuse mosse dalla Procura, guidata da Marcello Viola, sono a vario titolo corruzione, falso e induzione indebita a dare o promettere utilità. Le perquisizioni disposte dalla Guardia di Finanza hanno riguardato anche alcuni funzionari comunali, oltre all’abitazione e all’ufficio dell’assessore Tancredi. Parallelamente sono in corso acquisizioni documentali presso gli uffici del Comune, con riferimento ai progetti edilizi finiti nel mirino degli inquirenti.

Tancredi, entrato nella giunta di Beppe Sala nel 2021 dopo una lunga carriera come dirigente comunale dell’urbanistica, è stato al centro di operazioni come la riqualificazione degli scali ferroviari dismessi, l’ex Pirellino e il progetto per il nuovo stadio di San Siro. Anche Catella è uno dei principali protagonisti del recente sviluppo immobiliare di Milano, coinvolto in progetti come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per il Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi nella zona di Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti. A lui, l’atto è stato notificato mentre stava per imbarcarsi per un viaggio, e a suo carico sono state effettuate perquisizioni.
Insieme a Tancredi e Catella, sono indagati anche altri quattro soggetti per i quali la Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere: Andrea Bezziccheri, imprenditore del gruppo Bluestone; Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano; Alessandro Scandurra, architetto e anch’egli ex membro della Commissione Paesaggio; Federico Pella, architetto. Tutti e sei sono stati convocati per un interrogatorio preventivo fissato per il prossimo 23 luglio, per consentire un confronto anticipato tra accusa e difesa prima della decisione del giudice per le indagini preliminari, Mattia Fiorentini.
Tra gli indagati figura anche Stefano Boeri, archistar noto a livello internazionale per il Bosco Verticale. Per lui non è stata chiesta alcuna misura cautelare ma sono state eseguite perquisizioni. Boeri risulta già imputato in altri due procedimenti penali a Milano, relativi al progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) e a presunti abusi edilizi sul progetto Bosconavigli. Il suo nome compare anche in relazione alla riqualificazione del Pirellino.
Questo nuovo capitolo giudiziario si inserisce nel solco dell’indagine che, nel marzo scorso, ha portato agli arresti domiciliari Giovanni Oggioni, ex vicepresidente della Commissione Paesaggio, accusato di aver fatto parte di una rete parallela capace di influenzare pratiche e cantieri in violazione delle norme urbanistiche.
In serata, il comunicato del sindaco Beppe Sala: “Ritengo necessario avere un quadro più completo dei rilievi che stanno emergendo in queste ore. Posso solo dire che l’amministrazione non si riconosce nella lettura che viene riportata. Da diversi mesi l’amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riorganizzazione e ha assunto nuovi provvedimenti; gli ultimi accadimenti dovranno essere compresi e valutati perché non venga vanificato il prezioso percorso intrapreso. L’assessore Tancredi si sta confrontando con i suoi legali prima di assumere qualunque iniziativa”