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Un altro rifiuto alla maturità. Valditara: «Bocciato chi boicotta»

Maddalena Bianchi

Terzo caso in Veneto dopo quello di Maddalena Bianchi e Gianmaria Favaretto. Un 18enne a Treviso passa con poco più di 60


Terzo caso in Veneto di uno studente che ha scelto di non sostenere il colloquio orale dell’esame di maturità, ottenendo comunque il diploma grazie al punteggio già accumulato durante l’anno scolastico. L’episodio, riportato da Il Gazzettino, è avvenuto al liceo classico Canova di Treviso, dove un diciottenne ha superato l’esame con poco più di 60 centesimi, evitando di presentarsi all’orale.

Il caso si aggiunge a quelli già noti di Gianmaria Favaretto, studente del liceo scientifico Fermi di Padova, e di Maddalena Bianchi, alunna dello scientifico Galilei di Belluno, entrambi protagonisti della stessa forma di protesta simbolica contro il sistema scolastico e le modalità di valutazione.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Rete degli Studenti Medi del Veneto, che ha criticato duramente l’annuncio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, intenzionato a introdurre la bocciatura per chi adotta simili comportamenti.

«Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili – ha dichiarato ieri il ministro –. Se uno studente non si presenta all’orale o decide volontariamente di non rispondere alle domande dei docenti, non per mancanza di preparazione ma per scelta deliberata di ‘non collaborare’ o ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno».

«Ho fatto un discorso ai professori, me l’ero preparato a lungo. Ho provato a descrivere nel dettaglio quello che secondo me a scuola non funziona». Maddalena Bianchi, 19 anni, studentessa del liceo scientifico Galilei di Belluno, ha deciso – come già il coetaneo padovano Gianmaria Favaretto – di presentarsi alla maturità rifiutandosi però di fare il colloquio orale.

Lo ha fatto per contestare «i meccanismi di valutazione scolastici, l’eccessiva competitività, la mancanza di empatia del corpo docente». Nessun problema sulla strada per il diploma: anche lei, come Favaretto, aveva già raggiunto i crediti per la promozione.

Ed è questa la carta che intende giocare il ministro Valditara, irritato dall’inusitata forma di protesta. «Se un ragazzo non si presenta all’orale o decide di non rispondere alle domande dei docenti perché vuole “non collaborare” o vuole “boicottare” l’esame – dice il ministro – dovrà ripetere l’anno». La riforma è già pronta: l’esame non si chiamerà più “di Stato” ma “di maturità”. In tutti i sensi.

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