Durante il trasferimento dalla Grecia ha dato in escandescenze, aggredendo verbalmente gli agenti e sostenendo di essere stato picchiato
Un viaggio turbolento quello di rientro in Italia per Francis Kaufmann, 46enne cittadino americano sospettato del duplice omicidio avvenuto a Villa Pamphili. Durante il trasferimento, ha dato in escandescenze, aggredendo verbalmente gli agenti e sostenendo di essere stato picchiato. Ha inoltre minacciato di denunciare tutti, lamentando un trattamento ingiusto.
Una volta a Roma, Kaufmann è stato trasferito nel reparto protetto del carcere di Rebibbia, dove resterà in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che sarà fissato nei prossimi giorni dal giudice per le indagini preliminari. La Procura di Roma, con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta all’uomo il reato di duplice omicidio volontario.
Emergono nuovi sviluppi dalle indagini. Secondo quanto riportato oggi dal Messaggero, la Polizia Scientifica ha isolato un profilo genetico maschile sui reperti raccolti sulla scena del crimine, compatibile per il 50% con quello di Kaufmann. Gli esami hanno riguardato, tra l’altro, un telo nero sotto cui è stato rinvenuto il corpo di Anastasia Trofimova.
Gli inquirenti hanno inoltre eseguito comparazioni con il DNA della piccola Andromeda, la bimba di 11 mesi che sarebbe stata strangolata dallo stesso Kaufmann. Le analisi hanno evidenziato la presenza di tracce biologiche miste – saliva e sangue – che includono un profilo genetico compatibile per metà con quello della figlia dell’imputato.
Kaufmann è stato arrestato in Grecia il 13 giugno scorso, e la sua estradizione in Italia è avvenuta oggi. Il profilo genetico isolato, ottenuto tramite una ricostruzione deduttiva, rappresenta ora un elemento chiave a sostegno dell’accusa di duplice omicidio.
