Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato un’azione su larga scala: oltre 30 missili e più di 650 droni lanciati contro 13 regioni ucraine. Il bilancio provvisorio parla di morti e feriti, inclusi bambini
Attacco russo in Ucraina su vaste aree del Paese, con l’uso combinato di missili e droni. Secondo Kiev, le operazioni hanno preso di mira infrastrutture civili ed energetiche, causando vittime e feriti anche tra i civili.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato un’azione su larga scala: oltre 30 missili e più di 650 droni lanciati contro 13 regioni ucraine. Il bilancio provvisorio parla di morti e feriti, inclusi bambini, con diverse aree ancora in stato di allerta aerea.
Since last night, Russia has been carrying out a massive attack on Ukraine – primarily targeting our energy sector and civilian infrastructure, essentially the entire infrastructure of daily life. Over 650 drones have already been launched, a significant number of them “shaheds.”… pic.twitter.com/mbmt2nFyDT
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) December 23, 2025
A Sumy 52 persone deportate
Le autorità ucraine riferiscono almeno due vittime confermate, una nella regione di Kiev e una in quella di Khmelnytskyi, oltre a numerosi feriti. In alcune zone si registrano interruzioni di corrente dopo gli attacchi contro le reti energetiche.
Tra gli elementi più gravi denunciati da Kiev c’è il presunto rapimento di 52 civili ucraini nella regione orientale di Sumy, in un villaggio vicino al confine russo. Secondo Zelensky, tra i deportati ci sono anche bambini.
LEGGI Tra bombe e droni, la guerra asimmetrica di Kiev contro Putin
Mosca: “Abbattuti droni ucraini”
La Russia afferma che le proprie difese aeree hanno intercettato e distrutto droni ucraini in diverse regioni, tra cui Belgorod e Voronezh. Mosca parla di decine di velivoli abbattuti tra la notte e la mattinata.
Mentre i combattimenti proseguono, il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che i colloqui per una possibile pace continuano, ma che tra le parti “c’è odio”. Intanto cresce l’allarme sulla sicurezza delle comunicazioni e delle infrastrutture strategiche ucraine.





















