17 Dicembre 2025

Direttore: Alessandro Barbano

17 Dic, 2025

Ucraina, Mosca chiude a tregua e Nato. Usa pronti al piano per Kiev

La Russia respinge la tregua natalizia e rifiuta truppe Nato in Ucraina. Secondo il Nyt, gli Usa vogliono rafforzare l’esercito di Kiev con nuove garanzie di sicurezza


La tregua natalizia in Ucraina non è all’orizzonte. Il giorno dopo il vertice di Berlino che aveva riacceso aspettative su un possibile allentamento delle ostilità, la Russia respinge ogni ipotesi di cessate il fuoco temporaneo e ribadisce il no alla presenza di truppe Nato sul territorio ucraino. Da Mosca arriva anche il rifiuto di qualsiasi compromesso sul Donbass, confermando una linea di totale chiusura politica e militare.

Le posizioni russe raffreddano le speranze nate dagli incontri tra Stati Uniti, partner europei e leadership ucraina. Il Cremlino, che non ha partecipato ai colloqui, non mostra segnali di disponibilità a trattative che possano limitare i propri obiettivi strategici. Il messaggio è chiaro: nessuna tregua simbolica e nessuna concessione sulle questioni territoriali e di sicurezza.

Zelensky: proposte Usa quasi pronte

Nonostante la chiusura russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che le proposte negoziate con gli Stati Uniti saranno finalizzate entro pochi giorni. Una volta completate, saranno Washington e i suoi alleati a presentarle ufficialmente al Cremlino, nel tentativo di riaprire un canale diplomatico verso un cessate il fuoco.

Nyt: piano Usa per rafforzare l’esercito di Kiev

Secondo il New York Times, gli Stati Uniti e i loro alleati avrebbero predisposto un piano di garanzie di sicurezza per l’Ucraina che prevede un significativo rafforzamento delle Forze armate di Kiev. Il progetto includerebbe un maggiore ricorso all’intelligence americana e il possibile dispiegamento di truppe europee nel Paese, come elemento di deterrenza.

I documenti elaborati nei colloqui di Berlino sarebbero concepiti come base di un accordo più ampio per arrivare a un cessate il fuoco. In cambio delle garanzie di sicurezza, l’Ucraina potrebbe essere chiamata a cedere parte dei territori occupati e a rinunciare all’adesione formale alla Nato. Tuttavia, il Nyt sottolinea che un accordo complessivo resta lontano, proprio perché la Russia non è coinvolta nei negoziati e non ha mostrato alcuna apertura.

Ue divisa sugli asset russi

Nel frattempo, l’Unione europea accelera sull’intesa per l’utilizzo degli asset russi congelati, tema che sarà centrale nel prossimo Consiglio europeo. L’Italia mantiene una posizione prudente, preoccupata dalle possibili conseguenze legali e finanziarie di una confisca definitiva.

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