Il primo ministro israeliano e il ministro Katz confermano l’uccisione del capo di Hamas Raad Saad con un drone nel sud di Gaza: «artefice del 7 ottobre»
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’uccisione del comandante supremo di Hamas, Raad Saad, in un’operazione condotta nel sud della Striscia di Gaza. L’azione, ha spiegato il governo israeliano, è avvenuta in risposta al ferimento di due soldati israeliani causato dall’esplosione di un ordigno attribuito a Hamas.
L’operazione israeliana
In una dichiarazione congiunta, Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno affermato di aver ordinato l’eliminazione di Raad Saad dopo l’attacco contro le forze israeliane avvenuto nella cosiddetta Zona Gialla della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito, il comandante di Hamas sarebbe stato ucciso da un drone.
«Artefice strage 7 ottobre»
Secondo Israele, Raad Saad era considerato uno dei principali responsabili dell’attacco del 7 ottobre e, negli ultimi giorni, era impegnato nel tentativo di riorganizzare Hamas. Le autorità israeliane sostengono che il comandante stesse pianificando nuovi attacchi contro Israele e lavorando alla ricostruzione di una forza d’assalto.
Violazione del cessate-il-fuoco
Nella dichiarazione, il governo israeliano accusa Saad di aver agito in palese violazione delle regole del cessate-il-fuoco e degli impegni presi da Hamas, inclusa l’adesione al piano promosso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. «Invece di promuovere il disarmo – si legge – si è impegnato nel riarmo per compiere atti terroristici».









